Ghedini: revocata la richiesta a testimonaire
I Magistrati milanesi volevano che il deputato del PdL fosse «accompagnato a deporre»
ROMA - La Procura di Milano, «preso atto che in data 8 febbraio 2010 ero legittimamente impedito, che non vi è stata nessun successiva citazione, e che vi è sempre stata la disponibilità a recarsi in Procura per dichiarare la impossibilità a testimoniare, essendo difensore in quel procedimento, ha inviato alla Camera dei Deputati la revoca della richiesta di accompagnamento coattivo». Lo rende noto il diretto interessato Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, a proposito della richiesta di «accompagnamento coatto» avanzata dai magistrati di Milano che indagano sulla scalata Bnl da parte di Unipol alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera.
Ghedini doveva essere sentito a proposito dell'ascolto privato, ad Arcore, nella villa di Berlusconi, dell'intercettazione di una conversazione tra l'allora segretario dei Ds Piero Fassino e l'Ad di Unipol, Giovanni Consorte, di cui hanno raccontato numerosi mezzi d'informazione.