Protezione Civile: da noi massima attenzione
Fu organizzato «tutto il possibile consentito dalla scienza»
ROMA - «La situazione dell'Abruzzo» prima del terremoto del 6 aprile 2009 «veniva monitorata con la dovuta attenzione» e «il massimo delle attività possibili consentite dalla scienza e dalle tecnologie condivise a livello mondiale era stato messo in campo». Lo scrive la Protezione civile in un passaggio di una nota diramata dopo la notizia degli avvisi di garanzia inviati dalla Procura dell'Aquila ad alcuni esperti della commissione grandi rischi, per 'mancato allarme' nei giorni precedenti il terremoto.
«Certo è che - scrive la Protezione civile - fu l'opinione pubblica, non solo italiana, a giudicare tempestiva ed efficace l'azione di soccorso terremoto, conferma che la situazione dell'Abruzzo veniva monitorata con la dovuta attenzione e che il massimo delle attività possibili consentite dalla scienza e dalle tecnologie condivise a livello mondiale era stato messo in campo».
- 06/09/2017 Gentiloni in Abruzzo: impegno totale Governo su ricostruzione
- 28/08/2017 L'Aquila 9 anni dopo il terremoto: il nostro viaggio dove il modello Bertolaso ha funzionato
- 30/01/2017 Abruzzo sotto la neve. La toccante letterina di un bambino che dice «grazie» ai soldati
- 20/01/2017 Le impressionanti immagini dei soccorsi e dell’Hotel Rigopiano travolto dalla slavina