Berlusconi: l'anomalia italiana sono i processi politici
Il Premier: «Norme ad personam accusa dolorosa, io non temo processi equi»
ROMA - L'anomalia italiana non sono le leggi che l'opposizione definisce 'ad personam' perchè utilizzabili che nei processi a carico del premier con una accusa che Berlusconi considera per lui «dolorosa» ma sono invece i «processi politici» che contro di lui, e non solo lui, certa magistratura in Italia celebra. Parola dello stesso Silvio Berlusconi, nella conversazione con Bruno Vespa per il libro in uscita domani 'Nel segno del Cavaliere'.
ANOMALIA ITALIANA - «Questa - dice il Presidente del Consiglio- è una delle cose che mi addolorano di più: subisco il fatto che si facciano passare per leggi ad personam provvedimenti approvati democraticamente dalla maggioranza parlamentare e che sono oggettivamente a favore della collettività».
«Sui miei processi con giudici super partes - sottolinea ancora il Premier- io non ho alcuna preoccupazione. Quei processi, però, sono la vera anomalia italiana: le aggressioni pretestuose e a getto continuo contro un presidente del Consiglio che ha giurato la sua innocenza in processi che non hanno fondamento alcuno. Nessuno di questi processi politici può portare a una condanna. Sono semplicemente processi costruiti sul nulla per inchiodare il presidente del Consiglio sulla graticola mediatica. Questo è il vero scandalo. Una magistratura politicizzata che usa i processi come strumento di lotta politica contro chi è stato eletto democraticamente dalla maggioranza degli italiani».
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