29 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Premier riconosce dificoltà, ma assicura: «Maggioranza coesa»

«Volete Emma ministro?». Gelo in sala

Berlusconi cerca l'appoggio degli imprenditori per convincere la Marcegaglia ad entrare nel governo

ROMA - Nella sala scende letteralmente il gelo: quando Silvio Berlusconi chiede alla platea di Confindustria di dare il 'nulla osta' alla nomina di Emma Marcegaglia a ministro per lo Sviluppo, gli imprenditori restano immobili. In pochissimi alzano la mano come chiesto dal premier, che si trova con il coupe de théatre stroncato dalla platea dell'Assemblea di viale dell'Astronomia. «Nessuno alza la mano? Non volete? Allora - tenta il salvataggio in corner Berlusconi - non ve la potete più prendere coi poveracci al governo, che hanno ereditato questa situazione».

Eppure il premier aveva provato la solita carta dell'imprenditore tra gli imprenditori, aveva abbandonato il discorso scritto, aveva salutato il centenario «della nostra Confindustria», aveva assicurato di condividere in pieno, «salvo due o tre punti», l'intervento della presidente, aveva riconosciuto le difficoltà del Governo e chiesto esplicitamente «aiuto» alla Confindustria e alla Marcegaglia: «Per la prima volta c'è un premier imprenditore, che cerca di comportarsi come nella sua impresa, con concretezza, ma non basta. Perchè le difficoltà sono molte. Ho bisogno di essere aiutato» visto che «intervenire e cambiare la situazione è di una difficoltà assoluta ed estrema». Ma stavolta il colpo a sorpresa non è riuscito. Così come fredda è stata la risposta dei «colleghi imprenditori» alla richiesta di Berlusconi di «dare una mano» perchè «dopo la manovra possiamo fare di più, anche con vostri interventi personali. Conoscete l'indirizzo di Palazzo Chigi chi volesse darsi disponibile a contribuire all'operato del Governo sappia che ci siamo: «il Governo ha tante di quelle idee su come utilizzare le capacità degli imprenditori che nessuno resterà deluso».

Al premier non resta che provare a riscaldare la platea ricordando «tutto quello che abbiamo fatto in questi due anni nella direzione delle vostre richieste, e abbiamo fatto molto», e garantendo la stabilità della maggioranza e la coesione del Governo, coinvolgendo anche il 'duellante' Gianfranco Fini: «Sono sicuro che la maggioranza sarà coesa e unita» nei voti in Parlamento sulla manovra, «c'è qui Gianfranco Fini che potrà garantire come faccio io che alla Camera maggioranza sarà coesa e unita e rispetterà il mandato degli elettori».