6 maggio 2024
Aggiornato 03:01
Politica

Berlusconi: facciamo leggi giuste

«Mi chiamano «dittatore» per odio. Io sono aperto e disponibile ad ogni politico, dagli oppositori solo avversione»

ROMA - «Sembra assurdo, fa ridere, ma è proprio così. Sarei un dittatore perché il Parlamento, con una maggioranza eletta democraticamente, ha fatto leggi giuste per impedire a dei magistrati politicizzati e faziosi di usare la giustizia a fini di lotta politica aggredendomi ingiustamente?» . Il Premier Silvio Berlusconi, nel libro di Bruno Vespa 'Nel segno del Cavaliere' in uscita il 28 maggio, sottolinea che in Italia «c'è una cosa che mi addolora davvero: l'avversione, addirittura l'odio che gli oppositori manifestano contro di me e contro il mio governo».

IL GOVERNO - «Non c'è un solo italiano, uno solo - afferma Berlusconi - che possa dire di aver subito un qualche danno da me e dai miei governi. Non abbiamo aumentato una sola imposta. Non abbiamo potuto ridurle come avremmo voluto, ma intanto abbiamo abrogato l'Ici sulla prima casa, abbiamo detassato i compensi per la maggiore produttività, abbiamo introdotto l'Iva di cassa, tanto per citare alcuni provvedimenti. Abbiamo aumentato le pensioni più basse. Abbiamo fatto fronte con assoluta tempestività ed efficacia alle emergenze come i rifiuti di Napoli e della Campania, come l'Alitalia, come il terremoto in Abruzzo. Abbiamo mantenuto i conti pubblici in ordine resistendo a tutte le critiche della sinistra. Abbiamo garantito la pace sociale estendendo la cassa d'integrazione a tutti coloro che perdono il lavoro. Rappresentiamo bene l'Italia all'estero ed abbiamo bloccato l'immigrazione clandestina dai Balcani e dall'Africa, dall'Albania e dalla Libia. Non c'è un italiano che possa dire: Berlusconi mi ha fatto del male, mi ha danneggiato. Tranne naturalmente i mafiosi e i camorristi, visto che ne arrestiamo otto al giorno e sequestriamo e confischiamo i loro beni grazie alle nostre nuove leggi e alla lotta contro la criminalità organizzata che nessun governo ha mai condotto con altrettanta determinazione ed efficacia nella storia della Repubblica».

DISPONIBILITÀ - «Io non ho mai insultato nessun esponente politico. Sono una persona aperta e disponibile e in cambio che ricevo? Una quantità incredibile di odio che ha spinto qualche mente esaltata o squilibrata a sbattermi un treppiede sul cranio e a lanciarmi una statuetta in faccia allo scopo di farmi fuori. Perché sarei un dittatore. Sembra assurdo, fa ridere, ma è proprio così. Sarei un dittatore perché il Parlamento, con una maggioranza eletta democraticamente, ha fatto leggi giuste per impedire a dei magistrati politicizzati e faziosi di usare la giustizia a fini di lotta politica aggredendomi ingiustamente?«