Per il Pd il ddl resta inaccettabile
Finocchiaro: «Buona notizia il ritiro della norma che inasprisce le pene per i giornalisti, ma non basta»
ROMA - Il Pd considera una «buona notizia» la decisione della maggioranza di ritirare l'emendamento al ddl intercettazioni che inasprisce le pene per i giornalisti. Ma quel provvedimento per i Democratici resta «inaccettabile» perché, «di fatto, censura la libera stampa in modo indegno per qualsiasi democrazia moderna». A riassumere la posizione è la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.
LIMITI ALLA DEMOCRAZIA - «Anche grazie alla ferma opposizione del Pd in Senato - rivendica - il governo e la sua maggioranza hanno deciso di ritirare l'emendamento del relatore Centaro sulle pene per i giornalisti. È una buona notizia ma moltissime delle misure contenute nel testo sulle intercettazioni, voluto da Berlusconi, continuano a rappresentare una grave limitazione della libertà di stampa e, quindi, della democrazia».
Spiega Finocchiaro: «Resta, ad esempio, la previsione di pesantissime sanzioni per gli editori. Una norma che, ovviamente, è determinante nel precludere la pubblicazione di qualsiasi notizia di rilievo».
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