26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Corruzione e appalti

Denis Verdini indagato dai pm romani

Coordinatore Pdl: «Su di me chiasso mediatico Non ho ricevuto avvisi di garanzia». Fini: «Nessuna congiura contro Governo»

ROMA - Il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, è indagato per il reato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta su un presunto comitato d'affari che coinvolge, tra gli altri l'imprenditore Flavio Carboni. L'iscrizione di Verdini sul registro degli indagati è stata decisa dai responsabili degli accertamenti, i pm Ilaria Calò, Rodolfo Sabelli ed il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Nei giorni scorsi è stata anche perquisita la sede del Credito cooperativo fiorentino, di cui Verdini è presidente.

Oltre a Carboni, nelle scorse settimane hanno ricevuto l'avviso proroga dell'inchiesta altre quattro persone: il costruttore Arcangelo Martino; Pinello Cossu, consigliere provinciale di Iglesias; Ignazio Farris, consigliere dell'Arpa Sardegna; e un giudice tributario, Pasquale Lombardo. Molte delle ipotesi accusatorie sarebbero basate su intercettazioni, ma anche su un giro di assegni. Per questo si è proceduto al controllo dell'istituto di credito e di conti lì intestati. Le verifiche dei magistrati e dei carabinieri, sarebbero concentrate su diversi appalti pubblici, tra cui alcuni in Sardegna, connessi allo sviluppo di energie alternative.

Il coordinatore del Pdl Denis Verdini, «di fronte a tutta una serie di notizie interessate che cercano di infangare la sua reputazione, ribadisce la sua totale estraneità ad ogni ipotesi di comportamenti penalmente o anche moralmente rilevanti e continua ad essere disponibile, com'è suo costume, a favorire nelle sedi opportune il pronto accertamento della verità da parte della giustizia, che metta nel nulla tutta una serie di illazioni, falsità e costruzioni giornalistiche». Lo rende noto un comunicato. L'abitudine, ormai invalsa - si legge nella nota - di sistematiche violazioni del segreto istruttorio per colpire determinati soggetti politici attraverso pirotecnici, fantasiosi e incontrollati, e per questo parziali e 'pilotati', processi mediatici che, prescindendo da ogni serio accertamento, cercano di emettere sentenze precostituite, non è più sopportabile. Contro di esse, l'onorevole Verdini dichiara di volersi battere fino in fondo in tutte le sedi, convinto della propria totale trasparenza».

Intanto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando a Sky Tg24, delle inchieste che coinvolgono Claudio Scajola e Denis Verdini ha detto: «Io credo che non ci sia nessuna congiura, nessun accanimento dei giudici nei confronti dell'Esecutivo. Non diamo vita ad inutili polemiche».