29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Appello alle opposizioni

Bersani: uniti contro rischi deriva

Ferrero: «Si va nella direzione giusta». Sel: «Diamo un'alternativa reale». Ronchi: «Da Bersani una volgare provocazione»

ROMA - Pier Luigi Bersani rivolge un appello a tutte le opposizioni: bisogna essere uniti contro il rischio di «una deriva populista e plebiscitaria» del governo di Berlusconi e della Lega, dice il leader del Pd, che torna a sottolineare la necessità di assumere «una responsabilità nuova» per arginare eventuali «colpi di coda» o accelerazioni di fronte alla situazione che si è venuta a creare dopo lo «strappo» di Gianfranco Fini.

Bersani ha già incontrato alcuni dei leader dell'opposizione, parlamentare e non: Di Pietro, Ferrero, Nencini. E nei prossimi giorni vedrà anche gli altri rappresentanti. Secondo quanto si apprende da fonti del partito, Bersani non esclude neppure un dialogo con Fini: senza dimenticare che fa parte della maggioranza - è il ragionamento - bisogna tener conto che il presidente della Camera ha colto i problemi fondamentali, da quelli legati alla tenuta della democrazia alle questioni che riguardano la crisi economica e sociale. Serve quindi «un patto largo in Parlamento, un patto repubblicano», il che non significa «fare governi insieme».

L'appello di Bersani raccoglie i consensi degli interlocutori chiamati in causa. «Rappresenta un importante passo nella direzione giusta. Diamo subito vita agli stati generali dell'opposizione», dice il portavoce della Federazione della sinistra, Paolo Ferrero. «E' necessario - aggiunge - dare continuità alla manifestazione del 13 di marzo, costruendo nel paese una mobilitazione che metta al centro i temi sociali. Parallelamente è necessario costruire un fronte democratico in grado di porsi l'obiettivo di sconfiggere Berlusconi e di superare il bipolarismo con una legge elettorale proporzionale».
Da parte loro, i Verdi si dichiarano «pronti ad un un Comitato di Liberazione Nazionale con tutte le forze politiche che vogliono liberare la democrazia italiana». «La crisi del Popolo della Libertà può dar luogo a conseguenze imprevedibili per il paese e per le istituzioni democratiche per cui è sempre più necessario un fronte comune di tutte le forze politiche alternative a Berlusconi», dice il leader Angelo Bonelli

Ronchi: «Una volgare provocazione» - «Le parole di Bersani sono una offesa all'intelligenza e una volgare provocazione rivolta a una intera comunità politica». Lo afferma il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi. «Scaricare la debolezza politica e culturale del Partito democratico su una questione che riguarda il dibattito interno al Pdl è ridicolo - continua Ronchi - e fa capire la pochezza progettuale della sinistra italiana. Chi pensa che il dibattito del Pdl e il progetto politico di Gianfranco Fini siano fatti per indebolire il centrodestra italiano o ha un quoziente intellettivo molto basso o è un provocatore - conclude Ronchi -. Oggi Bersani ha perso una buona occasione per tacere».