24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Presto in Italia

Liberati i tre operatori di Emergency

Il Ministro Frattini ringrazia i familiari, Cecilia Strada e il Pd

ROMA - Sono stati liberati oggi su «pressante» richiesta del governo italiano i tre operatori dell'ospedale di Emergency a Lashkar Gah, nel sud dell'Afghanistan, arrestati il 10 aprile scorso dalle forze di sicurezza afgane con l'accusa, risultato poi infondata, di aver partecipato a un complotto per compiere un attentato contro il governatore della provincia di Helmand. I tre, Marco Garatti, Matteo Pagani e Matteo Dell'Aira, si trovano ora nell'ambasciata italiana a Kabul in stato di piena libertà, e torneranno nelle prossime ore in Italia a bordo di un volo speciale italiano.

Come ha spiegato Frattini nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, poichè non erano emersi elementi a sostegno dell'accusa mossa contro i tre connazionali, lui stesso ha proposto «al governo afgano la liberazione sulla base di un impegno di fiducia verso le istituzioni italiane». «Il governo afgano - ha detto il ministro ha chiesto che vi fosse l'impegno formale del governo italiano, qualora emergano successivamente alla liberazione delle accuse nuove, o si approfondiscano le accuse originali che non giustificavano più la detenzione, che siano le autorità giudiziarie italiane, con la legge italiana ad occuparsi del caso».

A conclusione della vicenda il titolare della Farnesina ha quindi voluto ringraziare non solo il suo staff e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che aveva inviato una lettera al presidente afgano Karzai, ma anche i familiari dei tre operatori, il presidente di Emergency Cecilia Strada e il Partito democratico per l'atteggiamento sobrio mantenuto in questi giorni.

Da parte sua, il fondatore della Ong italiana Gino Strada, ha detto che con la positiva conclusione di questa vicenda «è fallito il tentativo di screditare Emergency e la sua attività in Afghanistan».