28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Troppi assenti

Governo battuto, decade il decreto salva-liste

Il provvedimento venne varato alla vigilia delle regionali. Forse norma «riparatrice». Il Pd esulta, la Pdl pensa alle «ammonizioni»

ROMA - Otto voti di scarto, nonostante in poco più di due ore e mezza dalla presidenza del gruppo fossero arrivati sette sms a raccomandare la presenza in Aula. Il governo viene battuto alla Camera sul decreto salva-liste e il provvedimento, varato alla vigilia delle Regionali per cercare di evitare le esclusioni delle liste del Pdl a Roma e in Lombardia, di fatto decade.

NORMA «RIPARATRICE» - Passa infatti con 262 sì e 254 no un emendamento, a firma di Gianclaudio Bressa del Pd, che prevede la decadenza dell'articolo unico di conversione del provvedimento. L'opposizione esulta in Aula e fuori. Per il segretario dei democratici, Pier Luigi Bersani, si tratta di «una sconfitta politica per la maggioranza ed il Governo» che «aggiungendo pasticcio a pasticcio, finiscono vittime della loro stessa arroganza». A questo punto, per evitare conseguenze ed eventuali ricorsi elettorali, si potrebbe aprire la strada a un intervento normativo che recuperi gli effetti del dl. Lo ritiene necessario il relatore del decreto, Giuseppe Calderisi, che, cogliendo le «aperture» in tal senso del democratico Bressa, si augura pure che sia «bipartisan». Anche il vice presidente del gruppo Pdl, Italo Bocchino, si dice sicuro che una «soluzione» si troverà. Il neo governatore del Piemonte, Roberto Cota, invece osserva che in realtà la necessità di una norma «riparatrice» è ancora tutta da verificare. Dal canto loro, tuttavia, i radicali sono convinti che alla luce della decadenza del decreto le elezioni in Lombardia siano da «rifare».

TROPPE ASSENZE - Al di là delle soluzioni tecniche, resta però il nodo politico, ossia quello delle troppe assenze. Nell'entourage del premier trapela un certo fastidio perché, quello che pure viene considerato un «fuoco di paglia» dell'opposizione, finisce per guastare - anche mediaticamente - la fase positiva del governo figlia anche dell'onda lunga elettorale. Per questo è probabile che nei prossimi giorni vengano convocate delle riunioni del gruppo a cui non è escluso che possa essere presente anche lo stesso Silvio Berlusconi. Ma non solo: potrebbero tornare in auge quelle 'ammonizioni' per gli assenteisti finora ventilate ma mai applicate. A cominciare dal no alla ricandidatura per i 'recidivi'.