Cuba, Frattini: stupeffato del silenzio in Italia sui dissidenti
Il Ministro degli Esteri: «Dobbiamo difendere la libera informazione e i diritti fondamentali»
ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini si dice «stupefatto del silenzio che anche in Italia c'è intorno alla vicenda dei dissidenti cubani». In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Frattini dice: «Mentre quando si tratta di dissidenti cinesi o birmani, i di altri Paesi in giro per il mondo, ci sono interrogazioni, proteste, manifestazioni, in questo caso c'è soprattutto silenzio».
«Qui c'è un signore che si è lasciato morire di fame e di sete, un altro al quale potrebbe succedere la stessa cosa e Castro dice che se la sta cercando», prosegue Frattini. «Se poi ci affidiamo alla sola informazione dei blog, dove si può anche trovare che l'Olocausto non è avvenuto, allora non andiamo da nessuna parte. Se si comincia a screditare la dissidenza non si sa dove si può finire. Dobbiamo essere molto chiari e fermi nel ribadire che noi sosteniamo la tutela senza se e senza ma della libera informazione dei cubani e la salvaguardia dei loro diritti fondamentali», dice ancora Frattini. «Se non lo facessimo noi europei, così come gli americani, creeremmo il classico esempio di doppio standard».