23 aprile 2024
Aggiornato 08:30

Papa ai volontari: gestire le emergenze, ma anche il rientro a normalità

L'udienza del Pontefice con la Protezione civile: «Questa è la vostra missione»

ROMA - La missione della Protezione civile «non consiste solo nella gestione dell'emergenza» ma a «predisporre il rientro alla normalità». Lo ha detto Benedetto XVI nel corso dell'udienza al personale e ai volontari della Protezione civile. «I termini «protezione» e «civile» - ha sottolineato - rappresentano delle precise coordinate ed esprimono in maniera profonda la vostra missione, direi la vostra «vocazione»: proteggere le persone e la loro dignità, beni centrali della società civile, nei casi tragici di calamità e di emergenza che minacciano la vita e la sicurezza di famiglie o di intere comunità».

«Tale missione - ha proseguito il Papa - non consiste solo nella gestione dell'emergenza, ma in un contributo puntuale e meritorio alla realizzazione del bene comune, il quale rappresenta sempre l'orizzonte della convivenza umana anche, e soprattutto, nei momenti delle grandi prove. Queste sono un'occasione di discernimento e non di disperazione. Offrono l'opportunità di formulare una nuova progettualità sociale, orientata maggiormente alla virtù e al bene di tutti».

«La duplice dimensione della protezione, che si esprime sia durante l'emergenza che dopo - ha sottolineato il Santo Padre - è bene espressa dalla figura del buon Samaritano, tratteggiata dal Vangelo di Luca. Questo personaggio ha dimostrato certamente carità e umiltà assistendo il malcapitato nel momento del massimo bisogno. E questo quando tutti, alcuni per indifferenza, altri per durezza di cuore, girano lo sguardo dall'altra parte. Il buon Samaritano insegna, però, ad andare oltre l'emergenza e a predisporre, potremmo dire, il rientro nella normalità. Egli, infatti, fascia le ferite dell'uomo riverso a terra, ma poi si preoccupa di affidarlo all'albergatore affinché, superata l'emergenza, possa ristabilirsi».