La Russa: dalla Lombardia campanello d'allarme per il Pdl
Il Ministro a Repubblica: «Nei partiti più grandi prevale lo scarica barile»
ROMA - Ciò che è successo in Lombardia, dove la lista del governatore Formigoni non è stata ammessa, «è un grande campanello di allarme. Significa che, almeno a livello locale, i meccanismi dei due partiti che si sono fusi nel Pdl devono essere ancora rodati». Lo afferma, in una intervista a Repubblica, il ministro e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa spiegando che «quando le organizzazioni si allargano prevale sempre lo scarica barile».
Proprio sul caso Formigoni La Russa sottolinea che «il ricorso presentato dai Radicali è specioso. Io non parlo di complotti, ma di volontà di trovare il pelo nell'uovo» e si augura che prevalga «il buonsenso». Le critiche della Lega Nord ai dirigenti del Pdl bollati come «dilettanti«? «La Lega - ribatte La Russa - ci aveva garantito 500 firme a sostegno del listino di Roberto Formigoni. Invece si sono presentati alle due di notte con 300 firme di cui solo 30 autenticate».
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