16 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Elezioni regionali

Caos liste, D'Alema: si rispetti la legge come a Bologna

«Non sono incidenti, ma frutto di litigiosità interna»

MILANO - Il presidente della fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema, non entra nel merito della esclusione delle liste del Pdl in Lazio e Lombardia ma chiede che «si rispettino le regole» come ha fatto il governo nel caso di Bologna ai cui cittadini è stato impedito di votare in questa tornata elettorale per «qualche ora di ritardo» nella presentazione delle dimissioni del sindaco Delbono.

«NON SONO INCIDENTI» - Gli errori nella presentazione delle liste da parte del Pdl costituiscono, secondo D'Alema, un caso «abbastanza allarmante» perché «è difficile che persone che non sono capaci di presentare le liste siano capaci di governare». Per l'ex ministro degli Esteri «non sono incidenti, ma nascono da litigiosità interne in molti casi, che hanno portato quindi particolare frettolosità nella parte conclusiva delle operazioni».

«RISPETTARE LE REGOLE» - «Non spetta a noi - ha proseguito D'Alema - spetta a magistrati, Tar, e chi di dovere valutare regolarità e ricorsi. Però rispettino le regole».
«La città di Bologna - ha infine ricordato D'Alema - non può votare ma dovrà avere il commissariamento perché il governo ha ritenuto di dover rispettare alla lettera la legge. E siccome il sindaco ha ritardato di qualche ora le dimissioni, si impedisce ai bolognesi di votare. Vorrei che si seguisse lo stesso criterio. Le regole ci sono e vanno rispettate. Ho fiducia negli organi preposti».