24 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Marcia indietro della Commissione antimafia

Il protocollo «candidature pulite» non è più vincolante

Angela Napoli: «Svuotato il testo Pisanu, sono indignata»

ROMA - Marcia indietro della commissione Antimafia sul Protocollo predisposto dal presidente Beppe Pisanu per garantire candidature pulite alle elezioni: il testo originario, che prevedeva un potere di «filtro» vincolante della Commissione sulle liste, è stato praticamente svuotato togliendo ogni potere di intervento all'Antimafia.

La scorsa settimana era stato il capogruppo del Pdl in Commissione, Antonino Caruso, a definire il Protocollo Pisanu «un trattatello ipertrofico e paragiuridico» e a sollecitare un suo «snellimento». Snellimento che, grazie anche all'apporto del Pd («i democratici Maritati e De Sena sono d'accordo con me», aveva detto il pidiellino) è avvenuto. «Stamattina ho lasciato la Commissione indignata», fa sapere la deputata calabrese del Pdl Angela Napoli.

«Il testo ora è identico al codice di autoregolamentazione approvato nella scorsa legislatura, quindi non vincolante. E' stata estrapolata dal testo la parte che dava alla commissione Antimafia la possibilità di intervenire sulle liste. Così com'è questo testo non serve a niente, è solo l'ennesimo manifesto elettorale e la colpa è di tutti, Pdl e Pd, perché gli scheletri negli armadi ce li hanno tutti».

L'Antimafia ha esaminato il «nuovo» testo questa mattina dalle 9 alle 10 ma non si è arrivati a un voto. La seduta è stata riaggiornata alle 14.