Scajola: rinnovare il ceto dirigente del Pdl dal basso
«Altro che monarchia anarchica, il partito sia una democrazia decidente»
ROMA - Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, non condivide la definizione di «monarchia anarchica» che Giulio Tremonti ha dato del Pdl. In un articolo sul Giornale, scrive Scajola: «Io penso che dobbiamo tutti impegnarci per trasformarlo in una 'democrazia decidente' che faccia convivere la leadership carismatica di Berlusconi con un'organizzazione di iscritti radicata sul territorio e aperta al contributo vivificante degli elettori».
«Dobbiamo superare - aggiunge Scajola - il metodo delle quote e la logica degli 'ex' (70% ex Fi, 30% ex An); dobbiamo rinnovare il ceto dirigente dal basso sulla base non delle vecchie appartenenze ma delle capacità e del rapporto con gli elettori; dobbiamo fare i congressi sul territorio; istituire luoghi certi di incontro e dibattito; dialogare con gli elettori utilizzando creativamente le nuove tecnologie della comunicazione».
«Solo discutendo tra noi a viso aperto - sottolinea il Ministro - decidendo con metodo democratico e rispettando con lealtà le decisioni della maggioranza, sapremo valorizzare il contributo di tutti. Siamo un partito giovane ma non possiamo perdere tempo».