28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Politica estera. USA-Italia

Il viaggio di Fini si conclude con cena al Grand Hyatt

Il Presidente della Camera ha reso omaggio alla comunità italoamericana

NEW YORK - Il bilancio del viaggio del presidente della Camera Gianfranco Fini negli Stati Uniti è positivo. «Da parte statunitense c'è grande considerazione per quello che l'Italia fa e per la capacità di mantenere gli impegni presi», ha detto Fini al termine degli incontri con il segretario dell'Onu Ban Ki Moon e con il presidente dell'Assemblea Generale Ali Treki.

Fini, dopo avere incontrato mercoledì e giovedì a Washington il vicepresidente americano Joe Biden e la presidente della Camera Nancy Pelosi, ha chiuso il viaggio a New York con una cena organizzata al Grand Hyatt dall'Italian American Community, dove il presidente della Camera ha reso omaggio alla comunità italiana e italo-americana negli Stati Uniti. «Identità, libertà, dignità e lotta per la democrazia non sono patrimonio di una parte del paese o di uno schieramento politico, ma dell'Italia intera».

Il presidente della Camera ha parlato di Pelosi - «il simbolo del fatto che gli italo-americani non sono un'immagine coreografica, ma possono arrivare ai massimi livelli di eccellenza anche all'estero», - e di tutti gli italiani che si sono trasferiti all'estero per lavorare, persone «unite dai valori comuni della democrazia» e che ribadiscono «la certezza che l'alleanza transatlantica non è solo militare e politica».

Fini, tornando sul tema dell'immigrazione in Italia, ha detto che «bisogna ricordare che anche l'Italia in passato è stata un paese di espatrianti e bisogna riflettere su questo», perché quando si affronta il tema dell'immigrazione «non si può prescindere dal fatto che quando gli immigrati entrano in un paese poi vi mettono radici».