8 maggio 2024
Aggiornato 15:30
«Necessario affrontare il tema pentiti»

I Penalisti difendono il ddl Valentino

Camere Penali: «Non si può liquidare una proposta parlamentare con allarmi demagogici»

ROMA - L'Unione delle Camere penali italiane difende il ddl Valentino sulla revisione delle norme che regolano la valutazione delle dichiarazioni dei pentiti e invita a «non liquidare una proposta parlamentare con allarmi demagogici».

A giudizio dell'Ucpi, infatti, il ddl Valentino «merita di essere discusso e valutato sotto il profilo tecnico giuridico e non certo liquidato in maniera propagandistica, invocando la necessità della lotta alla mafia perchè anche tale lotta non può prescindere, in una democrazia, dalla necessità di un rigoroso accertamento del fatto». Perchè «è evidente che nei maxi processi i pentiti la facciano spesso da padroni e che le regole di valutazione della prova si applichino in modo puramente teorico. Ed è altrettanto evidente a chiunque si preoccupi seriamente dei diritti fondamentali degli individui, come non sia tollerabile dover sperare nel giudizio di Cassazione, magari a distanza di quindici anni dall'inizio delle indagini, per vedere applicate regole di giudizio di elementare prudenza».

«Il caso Tortora - proseguono i penalisti - sembra non avere ancora insegnato che troppi sono i misfatti perpetrati dai nostri tribunali in nome di una lotta alla criminalità organizzata che ha di fatto legittimato un uso disinvolto dei pentiti e improvvisate regole di valutazione della prova.

E' dunque sacrosanto - concludono gli avvocati - che si apra finalmente un dibattito su questi temi e che maggioranza ed opposizione si affrontino sul punto senza strumentalizzare a fini propagandistico-elettorali un'iniziativa meritevole, tesa ad introdurre un principio di civiltà giuridica di cui il nostro ordinamento da tempo reclama la chiara enunciazione».