19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
«Ha fallito, non è più il mio partito»

PD, l'addio della Binetti

Intervista alla Stampa: «spero in un grande centro con Rutelli e Casini»

ROMA - «Il Pd si è avviato verso il fallimento e ormai non è più la formazione politica alla quale ho aderito». Lo afferma in un'intervista alla Stampa Paola Binetti secondo la quale il Partito Democratico «non è riuscito a trovare il massimo delle convergenze possibili per costruire un'alternativa di governo». Alla domanda esplicita se stia per dare l'addio al Pd, Binetti replica: «Io ho chiesto di sapere, ma le risposte ancora non mi sono state date. Se queste risposte non arrivano o saranno insufficienti ne trarrò le conseguenze».

L'approdo dell'esponente teo-dem potrebbe essere l'Api di Rutelli, se riuscirà il progetto di un 'grande centro' con l'Udc di Casini: «La mia prospettiva è certamente quella» di un centro forte, e «mi auguro davvero che Francesco Rutelli e Pier Ferdinando Casini si mettano insieme per dare vita a una formazione capace di dire al Paese che c'è uno spazio per pensare la politica in modo diverso».

Per Binetti, «con la candidatura alla Regione Lazio di Emma Bonino il Pd ha abdicato a ogni forma di leadership culturale, consegnandosi a quella radicale». Tanto che l'esponente teo-dem registra «il forte e crescente disagio» di altri cattolici Pd come Castagnetti, Merlo o Maria Pia Garavaglia che evidenzia la «crisi profonda» del Pd. E in vista delle regionali nel Lazio, Binetti avverte i cattolici: «Dovranno avere grande consapevolezza, sapendo con il loro consenso a chi e con quale progetto consegnano le chiavi della Regione».