25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
«La Procura chiuda presto le indagini»

Il Legale di Cosentino: siamo sereni

«Aspettiamo le motivazione della sentenza, poi avremo il giudice naturale»

ROMA - «Confidavamo che la Cassazione avrebbe riconosciuti i difetti di legittimità che avevamo dedotto, ritenevamo che non fosse conforme a legge indagare una persona per dodici anni senza iscriverlo, omettere di prendere in considerazione i documenti della memoria difensiva, rifiutare di interrogare una persona indagata che chiede di essere ascoltata. La Cassazione la pensa differentemente, quindi aspettiamo di leggere la motivazione». Lo afferma Stefano Montone, legale del sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, a commento della decisione odierna della Cassazione.

«Serenamente - afferma l'avvocato ad Apcom - continuiamo ad attendere che la Procura chiuda le indagini per avere finalmente il nostro giudice naturale, di merito. Finalmente avremo un giudice di fronte al quale confrontarsi, senza dovere confrontarsi con materiali risalenti a dieci anni fa, o con dichiarazioni omissate e altro».

«In questa fase - conclude - subiamo i limiti della segretezza investigativa. Speriamo che la Procura chiuda le indagini in tempi rapidi per arrivare a un processo a breve. Siamo francamente sereni, così come lo è il mio assistito». Cosentino è accusato in concorso esterno in associazione camorristica per presunti rapporti con il clan dei Casalesi.