Cosentino, no al ricorso contro la richiesta d'arresto
La difesa: «Non significa che l'atto del Gip di Napoli sia corretto»
ROMA - Il sostituto pg della Cassazione, Vito Monetti, ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dagli avvocati del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino contro la richiesta di arresto avanzata dal gip di Napoli per concorso esterno in associazione camorristica. Secondo quanto riferisce uno dei difensori, l'avvocato Stefano Montone, «questo non significa che sia ritenuto legittimo l'atto del Tribunale di Napoli, anch'esso viziato da numerosi errori». La richiesta dell'accusa è stata avanzata stamattina davanti alla Prima sezione penale della Cassazione, i giudici decideranno «entro stasera o domani mattina», è la previsione del legale di Cosentino.
La Camera dei Deputati ha già respinto, lo scorso 10 dicembre, la richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal gip nei confronti di Cosentino. Se la Suprema Corte dovesse confermare l'ordinanza di arresto rigettando il ricorso, dunque, Cosentino non andrà comunque in carcere, cosa che potrebbe invece accadere nel momento in cui egli non fosse più in Parlamento.
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