10 dicembre 2024
Aggiornato 19:30
Elezioni regionali

Puglia, primarie Pd: Nichi Vendola batte Boccia

Il Governatore si afferma con il 70% dei voti: «Nessuno si senta sconfitto». Casini: «Con lui niente alleanze»

BARI - Sono andati avanti sino a tarda notte i festeggiamenti alla «fabbrica di Nichi» a Bari, come viene chiamato il quartier generale di Nichi Vendola: da stasera formalmente candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali di marzo dopo aver sconfitto alle primarie Francesco Boccia con oltre il 70% dei voti. I numeri del risultato finale definitivo non sono ancora stati resi noti, ma l'atmosfera di festa che si è cominciata a respirare praticamente da subito tra i volontari alla raccolta dati li hanno messi in secondo piano. Dai quasi 300 seggi sparsi per la Puglia, fin dalla prima ora dello spoglio i numeri non lasciavano alcuno spazio all'immaginazione: la grande maggioranza dei quasi 200 mila pugliesi che hanno affollato i seggi avevano detto: Nichi Vendola.

Atmosfera diametralmente opposta nella sede del Pd pugliese dove la sconfitta, dai più attesa, si è subito delineata con nettezza. Da qui la scelta dei due candidati di incontrare insieme la stampa, accompagnati dai rispettivi segretari regionali. Nicola Fratoianni di Sinistra, ecologia e Liberta,ì e Sergio Blasi per il Pd, a cui è toccato il compito di proclamare la vittoria di Nichi. «la Puglia - ha detto Blasi - ha scritto una pagina importante di democrazia. Ha vinto Nichi, la sua popolarità ed il buon lavoro di governo svolto in questi anni, insieme a noi del Pd».

Francesco Boccia ha rivendicato ancora il valore della sua sfida: «Penso che le sconfitte peggiori siano le battaglie che si ha paura di combattere.

Ero a un bivio: se pensare a me stesso e alla mia carriera politica o assumere il rischio di una sfida difficilissima. I pugliesi si sono espressi con un risultato che non lascia spazio a interpretazioni.

Tocca ora al Vendola costruire una coalizione capace di guardare al futuro non solo della Puglia ma del Paese».

«Nessuno si senta sconfitto - ha detto Vendola seduto a fianco di Boccia - e stasera abbiamo segnato la differenza tra noi e il centrodestra: il candidato per la presidenza della Puglia noi non lo scegliamo a Palazzo Grazioli (sede del premier n.d.r.) ma insieme a una porzione rilevante del corpo elettorale». I quasi 200mila elettori sono per Vendola: «un segmento di popolo: è la democrazia la vera risorsa del centrosinistra. Finora con le nostre polemiche abbiamo coperto le gravi fibrillazioni nel centrodestra, da noi il confronto si è svolto in pubblico e non è differenza da poco. Tra noi c'è passione autentica e rendo merito a Boccia del coraggio nell'assumersi questo rischio. Ora lavoriamo insieme perché le energie dei sostenitori di Francesco e dei miei diventino un unico grande cantiere del centrosinistra. Io per primo - ha aggiunto - devo interloquire con tutti, con le diverse anime della sinistra, con le energie delle culture moderate, contro un Governo che va contro gli interessi del Sud».

«Un ringraziamento lo devo al Pd - ha concluso - una gratitudine che devo tributare al partito che è stato il perno della mia coalizione di governo».
Le ore successive sono state poi dedicate agli abbracci, ai brindisi e ai ringraziamenti che il governatore uscente della Puglia ha voluto rivolgere ai suoi, alle centinaia di giovani presenti in strada ed «ai tantissimi volontari dei seggi, delle cui energia abbiamo ancora bisogno per la difficile campagna elettorale che ci attende». Le elezioni amministrative vere: «quelle secondarie - come le aveva ironicamente definite Massimo D'Alema nei giorni scorsi - quelle che riguardano alcuni milioni di cittadini pugliesi a marzo prossimo».