Lotta alla mafia
Mannino: Falcone preoccupato da accordo con servizi esteri
Una «convergenza» che avrebbe provocato in Italia «uno scossone»
ROMA - «Nel settembre 1991 il giudice Falcone, in una conversazione privata che poi si ripeté con l'amico Gargani, mi manifestò la sua grande preoccupazione di una convergenza che temeva tra Cosa Nostra e non dei servizi segreti italiani ma altri servizi segreti, che avrebbe provocato in Italia uno scossone, un autentico terremoto». Così l'ex ministro democristiano Calogero Mannino intervistato da Maria Latella su Sky Tg24. Mannino ha riferito di averne parlato con Andreotti, Cossiga e l'allora capo della polizia Parisi: «Da tutti fui ascoltato con prudente preoccupazione».
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