4 maggio 2024
Aggiornato 16:00
Incidenti a Rosarno

Rosarno, il governo non ha fatto tutto quello che doveva

Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato iniziando il suo intervento nell'Aula del Senato

ROMA - «Ministro Maroni, mettiamoci d'accordo: quello che è accaduto in questi giorni a Rosarno è accaduto nella vigenza delle vostre leggi e, se non sono state rispettate, mi permetto di ricordarvi che governate voi». Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato iniziando il suo intervento nell'Aula del Senato in replica alla relazione del ministro dell'Interno sui fatti di Rosarno.

«Il ministro Maroni - ha proseguito Anna Finocchiaro - ha correttamente sottolineato che gran parte degli immigrati che sono stati coinvolti nei fatti di Rosarno sono immigrati che hanno un regolare permesso di soggiorno. Mi permetto perciò di spostare un po' il punto di vista perché mi pare di poter concludere, sulla base dei fatti oggettivi, che la questione è questa: non è illegale la presenza degli immigrati sul territorio di Rosarno, almeno di buona parte di loro, quello che è illegale è il loro sfruttamento. Se è questo il punto, credo che dobbiamo avere anche l'umilta' di andare in fondo a questa vicenda, e lo dico ponendo come soggetto le classi dirigenti politiche di questo Paese e non maggioranza o opposizione. Noi siamo in una situazione nella quale circa 1300-1400 immigrati, in gran parte regolari, quindi dotati di regolare permesso di soggiorno e in parte non regolari, si trovano su un pezzo di territorio del nostro Mezzogiorno perché lì, in questa stagione, si raccolgono gli agrumi.

Sono persone, quindi, che hanno la volontà di stare lì per lavorare, subendo uno sfruttamento che è drammatico sotto il profilo della paga e dei diritti, visto che parliamo di compensi che si aggirano sui 3 euro l'ora, ai quali si deve sottrarre il pizzo per chi organizza il trasporto e il caporalato per la manodopera. Non parlo qui della criminalità, ne' organizzata ne' semplice, che ovviamente interagisce in questa vicenda e sulla quale ci saranno accertamenti, come ha detto Maroni. Dico che a compiere questo sfruttamento sono italianissimi imprenditori agricoli.

Voglio sottolinearlo con particolare forza perché credo che per combattere lo sfruttamento del lavoro nero non serva la Bossi-Fini, ma una quantità di strumenti che sono già nella disposizione del ministro Sacconi e del ministro Zaia. Poi c'è un altro paradosso, in Calabria decine di persone sono coinvolte in un giro di truffe in agricoltura: l'Istat ci dice che in quella regione circa 14 mila persone hanno una pensione di bracciante agricolo perché attestano di aver lavorato un certo numero di giorni senza averlo fatto. Dico questo perché è giusto invocare il massimo del rigore, e certo noi condanniamo comportamenti criminali, come danneggiamenti, intimidazioni, minacce, lesioni, è però anche vero che ci troviamo di fronte a una realtà così complessa e difficile che il governo non può dire 'Ho fatto tutto quello che dovevo fare'. Non può dirlo perché non è vero, semplicemente non è vero. Vorrei anche invitare l'aula a discutere della relazione del presidente Pisanu sull'immigrazione, per saperne di più e per capire di più.

Ovviamente noi siamo molto compiaciuti dei molti arresti per mafia che oggi sono avvenuti - ha concluso Anna Finocchiaro Siamo felici di questo. Però è necessario ricordare che si tratta di ordinanze di custodia cautelare, quindi siamo già ben avanti nel processo, e per queste indagini noi ringraziamo quei magistrati e quelle forze dell'ordine che pur in un contesto molto difficile e talvolta ostile continuano a fare il loro mestiere».