29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Primo appuntamento: la Giustizia

Berlusconi pronto alla «rentrée» lunedì

Mercoledì Consiglio dei Ministri, giovedì il Premier sarà alla commemorazione di Craxi

ROMA - Silvio Berlusconi è pronto alla sua rentree ufficiale. A quasi un mese di distanza dall'aggressione di piazza Duomo, infatti, il premier dovrebbe tornare a Roma lunedì: un giorno in anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente. E questo, anche per prendere parte al vertice sulla giustizia che nel pomeriggio riunirà a palazzo Grazioli lo stato maggiore del Pdl e il Guardasigilli, Angelino Alfano.

GIUSTIZIA - La parola d'ordine del Cavaliere è andare avanti con i provvedimenti sul tappeto: legittimo impedimento, processo breve e «scudo» per le alte cariche in versione costituzionale. Il Lodo sarà infatti presentato al Senato proprio a inizio della settimana prossima e questa volta dovrebbe prevedere che il beneficio non sia rinunciabile e che possa essere reiterato se si assume un'altra delle alte cariche «coperte». Dal Pdl, tuttavia, si tiene la porta aperta a un'altra strada che potrebbe anche far abbandonare quella del Lodo: la proposta «bipartisan» Compagna-Chiaromonte presentata al Senato per il ripristino dell'immunità parlamentare. Un terreno su cui si cercano segnali di convergenza dal Pd.
Anche di questo si parlerà nell'incontro che si terrà lunedì pomeriggio, che per il premier sarà un'occasione per fare il punto sull'agenda per il 2010 da lui stesso indicata: oltre a giustizia, scuola, fisco, anche le riforme istituzionali.

IL DIALOGO - Berlusconi ha colto la semi-apertura al confronto, a patto che si tolgano di mezzo le leggi ad personam, del leader Pd Pier Luigi Bersani. Tuttavia, è un fatto che il premier non intenda «mollare» sulla giustizia e che nutra dubbi sulla forza del segretario all'interno del suo stesso partito. Il dialogo resta una possibilità, ma l'alternativa è già pronta ed è andare avanti da soli. «Abbiamo detto che siamo interessati al confronto - confermano nel suo entourage - ma questo non può voler dire paralisi».