Col 2010 arrivano i nuovi licei, tecnici e professionali
Sei indirizzi, anche quello musicale. Molti cambiamenti in vista anche sul fronte dei contenuti dell'offerta formativa
ROMA - La riforma delle superiori è in dirittura di arrivo: se, come tutto fa supporre, per metà gennaio la commissione Cultura della Camera (la prima seduta è fissata per il giorno 12) dovesse dare l'ok alle norme contenute nei tre schemi di regolamento il futuro dei nuovi licei, tecnici e professionali sarà praticamente segnato. Perché a quel punto dovrà solo tornare in aula per l'approvazione finale e poi seguire gli ultimi atti formali: passare al Quirinale per la firma del Capo dello Stato ed approdare in gazzetta ufficiale.
Negli ultimi tempi dell'introduzione della riforma sembrano essersi fatta una ragione anche i sindacati: dopo le ferme contestazioni degli ultimi mesi le organizzazioni più concertative (Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals) hanno fatto sapere ai lavoratori di aver almeno ottenuto l'introduzione dei nuovi programmi solo al primo superiore e, parallelamente, cominciato a incontrato i tecnici ministeriali per limitare gli effetti negativi sul personale.
Le tipologie dei corsi diventeranno principalmente sei: artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. Salvo improbabili modifiche dell'ultimo momento, le novità riguardano più aspetti: la prima che si riscontra un monte orario settimanale ridotto. Al nuovo liceo classico sono previste 27 ore nel biennio e 31 nel triennio. Per i licei linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane, sono previste 27 ore nel biennio e 30 nel triennio. Più articolato l'orario del liceo artistico in base ai diversi indirizzi previsti.
Molti cambiamenti in vista anche sul fronte dei contenuti dell'offerta formativa: ad esempio, al liceo scientifico viene previsto anche un indirizzo tecnologico e al liceo delle scienze umane si introdurrà un indirizzo economico sociale. Si prevedono, poi, 40 licei musicali sparsi per tutto il territorio nazionale; altri potranno essere attivati attraverso convenzioni con i conservatori.
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