27 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Politica estera

Frattini: è sbagliato chiudere ogni porta all'Iran

Per il Ministro degli esteri il paese ha diritto di essere un grande attore nella sua regione

ROMA - L'Europa deve battersi per il rispetto dei diritti umani fondamentali in Iran «ma senza chiudere ogni porta, perché l'Iran è attore fondamentale per la crisi afgana, per quella mediorientale e nella delicatissima questione dell'escalation nucleare»: è quanto afferma il ministro degli Esteri Franco Frattini in un'intervista al Corriere della Sera.

Con la globalizzazione tecnologica, spiega il ministro, l'Europa deve pretendere «la globalizzazione dei diritti». «Non interferiamo negli assetti politici di quel paese, ma non voltiamo la testa», aggiunge, invitando «tutte le parti» a riconoscere «la dinamica democratica, basata sul pacifico dialogo».

«Riconciliazione nazionale» - Ciò che l'Unione europea deve fare, precisa ancora Frattini, è muoversi «affinché l'Iran abbia un'influenza positiva» nella sua regione, «perché sia una potenza non temuta ma rispettata». D'altra parte, sottolinea ancora, Teheran «ha diritto di essere un grande attore nella sua regione, ha diritto di essere una potenza nucleare civile, non militare». Ma l'Iran, aggiunge Frattini, «deve avviarsi verso una riconciliazione nazionale, perché quando un regime spara sul suo popolo, tocca il suo momento più basso».