Fini: il Quirinale è arbitro imparziale, basta derby permanente
Per il Presidente della Camera «nel Capo dello Stato si devono riconoscere tutti gli italiani»
VIBO VALENTIA - «Nel presidente della Repubblica si devono riconoscere tutti gli italiani. Finita la competizione elettorale, reso merito a chi ha vinto e a chi è stato sconfitto, si ponga fine alla quotidiana propaganda e al clima di derby permanente e si lavori al bene comune, fermo il ruolo di garanzia che hanno talune cariche». È quanto ha sottolineato Gianfranco Fini, presidente della Camera, parlando al consiglio comunale di Vibo Valentia.
In politica devono esserci avversari e non nemici, ha aggiunto, e «gli avversari sanno che c'è un arbitro che è imparziale anche quando sbaglia».
«Il primo dovere di chi rappresenta le istituzioni - ha concluso - è quello di avere a cuore l'interesse generale, e non lo dico per un malinteso buonismo».