Fini: la Consulta ha ruolo di garanzia, il Premier chiarisca
Per il Presidente della Camera «esiste il rischio che si crei una pericolosa confusione su quanto accade in Italia»
ROMA - Silvio Berlusconi chiarisca, perché le sue parole sulla Corte Costituzionale non sono condivisibili e altrimenti si corre il rischio di creare confusione su quanto accade realmente in Italia. Lo dichiara Gianfranco Fini in una nota.
E' certamente vero - premette il Presidente della Camera - che la sovranità appartiene al popolo, ma il Presidente del Consiglio non può dimenticare che esso 'la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione' (art. 1). Ed è altresì incontestabile che gli articoli 134 e 136 indicano chiaramente il ruolo di garanzia esercitato dalla Corte Costituzionale».
«PRECISARE» - E' la ragione per la quale - sottolinea Fini - le parole di Silvio Berlusconi, secondo cui la Consulta sarebbe un organo politico, non possono essere condivise; mi auguro che il Premier trovi modo di precisare meglio il suo pensiero ai delegati del congresso del PPE per non ingenerare una pericolosa confusione su quanto accade in Italia e sulle reali intenzioni del Governo».
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