8 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Missione ISAF

Frattini: 2013 data massima per disimpegno dal fronte afgano

«Il capo della diplomazia italiana ha assicurato che il nostro paese farà la sua parte ed ha auspicato che gli alleati facciano molto»

ROMA - Il 2013 per l'Italia è «l'obiettivo massimo, non minimo per il disimpegno» dall'Afghanistan. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a poche ore dall'annuncio del presidente Usa, Barack Obama, della decisione di inviare 30mila truppe aggiuntive per portare a termine la missione afgana.

FAREMO LA NOSTRA PARTE - Il capo della diplomazia italiana ha assicurato che il nostro paese «farà la sua parte» ed ha auspicato che «gli alleati facciano molto, anzi moltissimo, come faremo noi», evidenziando come per ora le reazioni da altre cancellerie europee non siano particolarmente determinate: «Abbiamo visto risposte incerte dalla Francia, la Germania ha preso tempo, c'è un contributo forse minimo dal Regno Unito», ha evidenziato il responsabile degli Esteri.

Frattini, intervenuto a margine del Foro di dialogo Italia-Russia organizzato dall'Ispi, ha dichiarato che l'Italia condivide pienamente la strategia illustrata da Obama e ha ribadito che «non è il momento di quantificare» il prossimo contributo italiano. «Il contributo italiano ci sarà. Con il presidente del Consiglio e ovviamente con il ministro della Difesa ne daremo comunicazione, informando il Parlamento italiano. Poi parleremo con gli alleati sui dettagli dell'operazione» ha aggiunto il ministro.

2013 IL TERMINE ULTIMO - Il confronto riguarderà vari aspetti, «compresa la gradualità del dispiego di queste truppe italiane e certamente i piani di rientro dei contingenti da altri teatri di crisi, a partire dai Balcani ma anche dal Libano». Quanto al futuro disimpegno «non può avvenire entro un tempo lungo» per cui il 2013 indicato dal presidente afgano Karzai, per l'Italia deve essere «l'obiettivo massimo, non minimo».