Napolitano «tace» su parole Schifani
Stupore del Colle per le parole della seconda carica dello Stato
ANKARA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è ad Ankara in visita di Stato, ma il suo staff, come sempre, gli ha fatto avere una raccolta delle agenzie di stampa con le principali notizie della giornata, tra cui il discorso del presidente del Senato Renato Schifani.
«STUPORE» - Non c'è alcun commento ufficiale da parte del Colle ma è chiaro che alcuni passaggi dell'intervento del presidente del Senato non possono non aver provocato un certo stupore, se non qualche irritazione per una prerogativa, quella dell'indizione delle elezioni, che spetta al capo dello Stato.
DA SCHIFANI «RISPOSTA» A FINI - E' chiaro che Schifani parla più da esponente del Pdl che nella sua veste istituzionale e le sue dichiarazioni vanno lette anche «in risposta» a quelle rilasciate qualche giorno da fa da Fini. Ma nella democrazia parlamentare italiana, che proprio oggi Napolitano ha difeso come una soluzione sempre «valida», il ragionamento di Schifani sembra tralasciare alcuni fondamenti procedurali: se la maggioranza non è compatta, infatti, lo si deve verificare in Parlamento e poi appurare se è ancora maggioranza o se c'è un'altra maggioranza prima di tornare alle urne. Non a caso nelle crisi di governo che Napolitano si è trovato a gestire ha sempre sottolineato la centralità del Parlamento, la necessità di ascoltare tutti gli attori in campo prima di prendere la via delle urne. Decisione che spetta solo a Napolitano.
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