19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
«Nel Pdl non mi piace il clima da caserma. Riforme condivise»

Fini: «Berlusconi ha diritto di governare rispettando la Costituzione»

«Riconosciamo la sua leadership ma non siamo in monarchia assoluta»

ROMA - «Berlusconi ha il diritto di governare ma ha anche un dovere di rispetto dei vincoli posti dalla Costituzione, diventa un monarca assoluto quando contesta le decisioni della Corte Costituzionale, che è stata predisposta proprio per vigilare sulla costituzionalità delle leggi».
Gianfranco Fini risponde così a Fabio Fazio che in un'intervista a Che tempo che fa chiede al Presidente della Camera perchè abbia usato l'espressione «monarchia assoluta» per criticare certi atteggiamenti del presidente del Consiglio.

I «DOVERI» DEL PREMIER - «Berlusconi ha il diritto di governare - ha detto Fini anche a proposito del dibattito nella maggioranza sulla riforma della giustizia - che gli è stato conferito dagli elettori, però nel pieno rispetto degli altri organismi previsti dalla Costituzione e che hanno ruoli ben precisi. Berlusconi è certamente il leader e noi riconosciamo la sua leadership - aggiunge - ma non è una monarchia assoluta, questo comporta il dovere di rispettare la Consulta, il Parlamento, il Capo dello Stato, la magistratura».

GLI AUTOGRAFI - «Gli autografi si chiedono a Sting non ai deputati». Così Gianfranco Fini, presidente della Camera, risponde a Fabio Fazio che gli chiede se sottoscriverà il documento che, secondo quanto scrive il Giornale, Silvio Berlusconi pensa di sottoporre a tutti i parlamentari del Pdl sulla giustizia.
«Sono convinto che le volontà che Feltri attribuisce a Berlusconi non sono tali - aggiunge Fini -, il Presidente della Camera in quanto tale non firma nulla, i parlamentari si comporteranno come ritengono e in base al vincolo del programma elettorale del centrodestra».

LA CASERMA - L’ex leader di An ribadisce poi i malumori che esprime già da tempo per la situazione all’interno del Pdl. «Così com'è organizzato non mi soddisfa al 100 per cento. È la caserma che non mi piace» sottolinea. «Non ho difficoltà a dire che su alcune questioni con Berlusconi abbiamo opinioni diverse. Quando si è leali con una persona, occorre dire cosa non si condivide, se no non si è leali, si è supini».

PRESCRIZIONE BREVE - Fini difende la magistratura e spiega che una legge sulla prescrizione breve danneggerebbe molti cittadini, ai quali «non bisogna togliere il sacrosanto diritto di sapere chi ha ragione e chi ha torto. Se con una leggina questo diritto gli viene tolto, giustamente il cittadino si arrabbia». Quanto ai magistrati, per il presidente della Camera «sono da ringraziare. La magistratura ha pagato un tributo altissimo di vite. Fatte queste premesse – aggiunge Fini - discutiamo pure delle cose che non vanno, come l'abnorme lunghezza dei processi».