Berlusconi: «Dialogo? No finché saranno attive fabbriche di odio»
«Non sono così ottimista da pensare che chiuderanno»
ROMA - «Fin quando saranno in funzione le fabbriche di fango e di odio» il dialogo «non sarà possibile». «Non sono così ottimista da pensare che potranno chiudersi o cambiare obiettivo». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ospite dall'Aquila della trasmissione La vita in diretta.
Nell'ultimo libro di Bruno Vespa, le cui anticipazioni sono state diffuse oggi, il premier sostiene poi la necessità di aggiornare la Costituzione stabilendo che il capo del potere esecutivo sia eletto direttamente dal popolo. Berlusconi risponde così a Vespa che gli chiede se proporrà l'elezione diretta del presidente del Consiglio o l'elezione diretta del presidente della Repubblica secondo il sistema francese.
«Sarà il Parlamento nei prossimi mesi - spiega il premier - a definire quale sia il modello più adatto alla realtà italiana.
Ciò che conta è che il titolare del potere esecutivo venga scelto direttamente dal popolo. E con lui la forma di governo. Di fatto, è quello che già succede nella costituzione materiale. E' ora che la Costituzione formale sia aggiornata e messa al passo con la realtà del Paese».
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