18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Camorra. Campania

Arrestato a Napoli il boss Salvatore Russo

Superlatitante dal 1995, inserito nell'elenco dei trenta più pericolosi

NAPOLI - Il superlatitante Salvatore Russo, capo dell'omonimo clan camorristico attivo nell'agro nolano è stato catturato all'alba dagli agenti della Squadra mobile di Napoli. L'uomo, condannato all'ergastolo per omicidio e associazione mafiosa, è inserito nell'elenco dei trenta ricercati più pericolosi d'Italia.

LATITANTE DAL 1995 - Salvatore Russo, 51 anni, era latitante dal 1995 così come il fratello Pasquale, tuttora ricercato dalle forze dell'ordine. Un tempo erano al vertice del clan guidato dal boss Carmine Alfieri, oggi pentito. La vita criminale dei fratelli Russo inizia negli anni Settanta, dopo aver stretto legami con il clan di Mario Fabbrocino e contatti con Michele Zaza e quindi con la mafia siciliana.

Russo era ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere e altri reati. Il 15 aprile del 1994 erano state diramate anche le ricerche in campo internazionale.

ARRESTATO NEL NAPOLETANO - E' stato catturato in una casolare di campagna a Somma Vesuviana, nel Napoletano. Il boss della camorra si nascondeva in una contrada fuori dal centro cittadino. E' ipotizzabile che Russo avesse continuato la gestione dei traffici illeciti sul territorio anche grazie alla vicinanza della zona sottoposta al suo dominio, dal momento che Somma Vesuviana dista pochi chilometri dall'agro nolano.

Ulteriori dettagli saranno forniti dalla Polizia di Stato in una conferenza stampa prevista alle 11.30 presso la Questura di Napoli in via Medina.