20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Trattativa Mafia-Stato

Ciancimino: «Se Riina fece le stragi aveva una copertura»

Per il figlio di don Vito: «C'è sempre stata una connessione tra malavita e istituzioni»

ROMA - «Se Riina riuscì a portare a termine l'omicidio di Lima e iniziare una campagna di stragi, vuol dire che aveva già le coperture, insomma un altro referente. Mio padre pensava che nel piatto c'era sicuramente qualcosa di forte».

Lo ha detto Massimo Ciancimino, figlio di «don Vito», intervistato nella trasmissione il Caffè in onda domani mattina alle 8 sulla terza rete e su Rainews 24: «La trattativa tra Mafia e Stato è cominciata a fine maggio del '92», prima dell'assassinio di Paolo Borsellino».

«Dopo tre accordi è jazz» risponde Ciancimino con una frase di Lou Reed alla domanda se quella sia stata la prima trattativa: «Una trattativa, due trattative... mi sembra che ci sia sempre stata una connessione tra malavita e istituzioni».

Secondo Massimo Ciancimino, infine, «finchè non arriva il messaggio chiaro dall'alto, che nessuno, con richiesta di trattare, con lodo o disegni di legge, può essere messo al di sopra della legge e al sicuro dalla pena, sembrerà legittimo a chiunque fare richieste» come quelle del papello.