Mafia. Di Pietro: «Ero nel mirino, andai all'estero sotto copertura»
«Io fui avvertito in tempo, Borsellino no. Non sono andati a vedere cosa c'era sotto la casa della madre»
ROMA - «Mi arrivò una nota dei Ros che diceva che dopo Falcone e Borsellino il terzo ero io. Fui mandato fuori dall'Italia con un nome diverso e un passaporto di copertura perchè mi volevano far fuori». Lo rivela Antonio Di Pietro, ospite di Annozero, che aggiunge: «A me mi hanno avvertito in tempo, a Borsellino non lo hanno avvertito in tempo oppure essendo stato avvertito in tempo, non sono andati a vedere cosa c'era sotto la casa della madre».
L'ex pm rivela anche che «a nome Marco Canale, io e mia moglie andiamo a finire in un Paese dell'Amercia centrale, in Costarica. Siccome non mi fidavo nemmeno di quelli che mi avevano dato il passaporto, sono andato a Francoforte, poi a Copenaghen e poi a Caracas e a spese mie in Costarica. 'Mi sdraio in spiaggia e sento uno - racconta ridendo - che mi dice 'dottor Di Pietro'».
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