Brunetta: «Elite parassitarie descrivono un Paese barzelletta»
Per il Ministro della Funzione pubblica l'Opposizione non ha altri argomenti, mentre la stampa ha altri obiettivi
SAINT VINCENT - «Stiamo governando bene e veniamo dipinti dalle elite parassitarie come un Paese barzelletta, perché un'opposizione che non ha altri argomenti e una stampa che ha evidentemente altri obiettivi, descrive un Paese che non esiste».
Siamo il paese dell'ipocrisia - Lo afferma, con «grande tristezza», il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta, che elenca quelli che considera i successi del governo Berlusconi, come la «ricostruzione dell'Aquila, l'avvio a soluzione dei problemi di Napoli». Insomma, «il governo ha ben governato, lo dice l'Europa, il Fondo monetario». E «mentre tutto questo avveniva, la crisi della finanza, le banche, gli ammortizzatori sociali, su che cosa si è concentrato il dibattito? Noemi e Bari. Il che ci porta a fare una valutazione sullo stato della dialettica democratica del nostro Paese». Questo, aggiunge, «è il paese dell'ipocrisia, che si scandalizza per i toni forti salvo non scandalizzarsi per le porcherie che accadono sempre».
Il Governo ha fatto cose straordinarie - Riguardo la congiuntura economica, escludendo dal discorso chi ha perso il posto del lavoro ed è in cassa integrazione, «da noi non c'è stata crisi sociale - dice Brunetta - la povertà non è aumentata, anzi è stato esattamente il contrario. Non sono stati sequestrati manager come in Francia, non sono fallite banche come in Inghilterra. Non è successo nulla di particolarmente traumatico. Abbiamo fatto delle cose straordinarie, perché il Paese non è in crisi» ma il governo è costretto a rintuzzare il giudizio negativo della «sovrastruttura mediatica e finanziaria di quei circoli, quelle elite parassitarie, che non amano questo governo e le sue politiche economiche e che da questa crisi avrebbero voluto ribaltoni».
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