20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Una lunga serie di rivendicazioni dei successi del Governo

Berlusconi elogia «abbronzato» Obama e attacca le opposizioni

Anche Michelle «colorata». Sinistra è comunista e brucia bandiere

ROMA - Una lunga serie di rivendicazioni dei successi del Governo, e una serie altrettanto lunga di duri attacchi alle opposizioni. Il tutto intramezzato da varie battute. L'intervento di Silvio Berlusconi a chiusura della festa del Pdl di Milano, domenica sera, però è partito da Barack Obama, ritornando sulla battuta che già tante polemiche aveva suscitato: «Vi porto i saluti di uno che si chiama... uno abbronzato... Ah, Barack Obama». Con una aggiunta che tira in ballo anche la first lady Michelle: «Voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie». Poi, serio, ha detto alla platea: «Vi do una ottima notizia: è uno molto bravo. E questo ci deve fare contenti». Anche perchè «i rapporti sono facili, è anche una persona ironica e autoironica».

Ma il discorso fa notizia soprattutto per le accuse agli avversari: «I soliti comunisti» che «hanno tifato per la crisi»; fino all'affondo finale: «Abbiamo un'opposizione che brucia le sagome dei nostri militari, che inneggia a 'meno 6', che brucia la bandiera americana e la bandiera di Israele: non ci stiamo, non accettiamo un'opposizione di questo tipo nel nostro Paese. Vergogna, vergogna, vergogna». Accuse cui il Pd replica sdegnato: «Chi ha fatto certe cose non è in Parlamento. Ed è Bossi che ha chiesto il ritiro...» ribatte Roberta Pinotti.

Il presidente del Consiglio ha confermato che il Pdl «realizzerà tutto il programma presentato agli elettori e cambierà l'Italia con l'obiettivo di renderlo un paese più giusto, moderno, vicino agli italiani e garantista della libertà nei confronti di tutti i cittadini. Realizzeremo tutto ciò che è contenuto nel programma firmato dagli elettori e lavoreremo bene per i prossimi quattro anni. Cambieremo l'Italia per renderlo un paese più giusto, moderno, vicino agli italiani e garantire la libertà nei confronti di tutti i cittadini», ha dichiarato il premier alla Festa del Pdl a Milano per poi elencare i successi del suo Governo che «ha fatto più di ogni altro» su lotta alla mafia, gestione delle emergenze come il terremoto e i rifiuti, la crisi economica. Ma soprattutto «abbiamo introdotto un nuovo elemento nella politica italiana: la moralità. La moralità è quella di mantenere gli impegni elettorali. Abbiamo firmato un contratto con gli elettori che ci siamo impegnati a rispettare».

Anche perchè all'interno della coalizione il clima è ottimo: «Non c'è stato nessun litigio nel Pdl come vogliono far credere le gazzette di sinistra», ma un «confronto di posizioni ingigantito dai programmi della sinistra». Quanto alla Lega «abbiamo un'amicizia, un affetto ed una maggioranza che nessuno riuscirà ad allentare». Insomma, i problemi vengono dall'opposizione, che «ha tifato per la crisi», che «vuole rimettere l'Ici, aumentare le tasse sulle rendite finanziarie, introdurre una patrimoniale».

Una sinistra che «ha cambiato nome ma sono sempre gli stessi: i loro leader, le loro sedi, i comportamenti, i modi di fare politica. Ascoltateli, guardate i loro Tg pagati dai soldi pubblici, leggete la loro stampa: non credono più in niente».

E proprio sulla presenza in tv, Berlusconi insiste più volte, facendo il paragone con Obama che «può andare su 5 televisioni contemporaneamente e non succede nulla, mentre se io vado in una tv è uno scandalo, se vado in due televisioni sono un dittatore, se vado in tre si parla di regime, in quattro si parla di atto delinquenziale...».