3 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Il Ministro a Cortina: «Elite irresponsabili preparano colpo di Stato»

Brunetta, l'Elite irresponsabile e la sinistra «per male»

Sinistra per male «a morì ammazzata». Finocchiaro: «Brunetta insulta per nasconderne difficoltà»

CORTINA D'AMPEZZO - Il ministro dell'Innovazione e della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, dalle montagne di Cortina manda letteralmente a «morire ammazzata certa sinistra per male» rea di aver cercato di fare «un colpo di stato» e Antonio Di Pietro, non annoverato esplicitamente da Brunetta nel novero degli esponenti del partito del per male, replica secco dal mare di Vasto che i 'politici per male' non sono a sinistra ma sono piuttosto riconducibili al centrodestra e quindi è il caso di «farli smettere, prima che qualcuno si arrabbi davvero e riporti la violenza nel nostro paese».

Lotta di liberazione - Brunetta ha poi fatto appello ai «compagni per bene», proponendo loro «una lotta di liberazione. Liberatevi - ha detto - da questo abbraccio mortale di questa cattiva finanza. Rifate la vostra battaglia di libertà se ne siete capaci, la vostra battaglia valoriale, abbandonate al suo destino, schifoso, questa elite di m... e ritornate alla politica, al confronto, senza farvi fare la politica dai giornali. Lo dico - ha concluso - alla sinistra sindacale, politica, culturale, a quella per bene. A quella per male dico di andare a morire ammazzata».

In autunno governo lancerà «Fase due» - «La Fase uno è quella della gestione della crisi - ha detto il ministro -. E l'abbiamo gestita bene, salvaguardando il risparmio, le banche, il lavoro, incentivando l'acquisto di auto nuove».

Brunetta dà un giudizio positivo dell'azione di governo: «La Fase uno, dunque, ci vede promossi» e spiega la «Fase due», quella «dell'espansione, del rilancio. Ovviamente per rilanciare ci vogliono le risorse che vengono da una congiuntura che cambia, che migliora. E' una fase di investimenti, di incentivi ai consumi, al lavoro».

Brunetta pensa «alla detassazione della contrattazione di secondo livello. Bisogna favorire tanti buoni contratti di lavoro che si facciano sul territorio, laddove c'è la produttività» Ma la cosiddetta Fase due è anche il Piano Casa: «Le risorse da risparmio ci sono - aggiunge Brunetta - Tremonti ieri diceva che bisogna fare un monumento al risparmiatore. Adesso questo risparmio deve trasformarsi in consumi ed in investimenti».

Finocchiaro: «Brunetta insulta per nasconderne difficoltà» - «Brunetta evidentemente dimentica di essere un ministro della Repubblica. I suoi insulti sguaiati rivolti all`opposizione accusata di non fare quello che vuole lui, l`uso a vanvera di parole come colpo di Stato sono assolutamente non degni di un rappresentante istituzionale». Lo afferma la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro commentando le parole del ministro.

«Brunetta non esageri e soprattutto non si illuda - conclude la Finocchiaro - che questi strepiti e questi insulti riescano davvero a nascondere la difficoltà di un governo diviso su tutto, anche su un argomento delicato come le missioni internazionali».

Donadi (IDV): «una risata vi seppellirà» - Terminate le repliche del Pd, è toccato ai dipietristi, riuniti a Vasto per l'annuale festa del partito. Il capogruppo alla Camera Massimo Donadi ha infatti liquidato le frasi di Brunetta con la battuta «una risata vi seppellirà», ma il Di Pietro è andato giù molto più pesante. «Una classe politica 'per male' esiste davvero, è quella composta dai 20 condannati eletti, da quelli che si fanno le leggi per non farsi processare e da chi entra in politica per evitare la giustizia, e va fermata prima che qualcuno si arrabbi e cominci a far tornare la violenza nel Paese».

I «Berluschini» di Di Pietro - «Mentre tutti guardano al lodo Alfano, il governo sta cercando di farne passare altri cinque». Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, convinto com'è che «una volta sistemato Berlusconi, ci sono da sistemare i berluschini». E allora, da Vasto Di Pietro denuncia, fra le norme esecrabili in materia di giustizia, «il condono e lo scudo fiscale e la riduzione degli spazi e dell'operatività dei magistrati», tutte norme che secondo Di Pietro sono al centro dell'attività del governo in materia di giustizia.

Il leader dell'Italia dei valori si chiede anche «perché alcuni politici di primo livello, fra cui il presidente del Consiglio», cercano di frenare i «magistrati che stanno indagando per scoprire chi sono i veri mandanti delle stragi di mafia del '92 e '93? Due sono le cose: o sono totalmente incompetenti o hanno qualcosa da nascondere».

«E' certo - fa notare Di Pietro - che i magistrati stanno indagando a partire da un'agenda rossa di Paolo Borsellino. E' giusto fare di tutto per scoprire chi furono i mandanti occulti di quelle stragi» almeno per «evitare il rischio che il Paese venga occupato da mafiosi che si mascherano da politici».

In serata, tentativo di ricucitura da parte del ministro: prima di tutto, ha detto, la sinistra «per bene c'è, ci mancherebbe altro. Ci sono moltissimi amministratori che mi piacciono, prima di tutti Chiamparino, è molto bravo» e poi ha spiegato che il passaggio del discorso di stamattina sulla «sinistra per male» che deve «andare a morire ammazzata», è stato fatto con parole che non vanno prese in senso letterale, ma che sono «un modo di dire romanesco». Salvo poi tornare ancora sull'argomento: «riguardo ai toni usati stamane - ha detto Brunetta - io parlo anche il linguaggio del popolo e non sono un ipocrita. Sono in linea con i toni che ha usato Repubblica negli ultimi quattro mesi, compreso quello del suo fondatore».