3 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Rilevazione ISTAT «Dati ambientali nelle città»

Trento, Venezia e Bologna città più «verdi», maglia nera a Massa

Perdono posizioni Ascoli, Napoli, Grosseto e Bari

ROMA - Per il terzo anno consecutivo Trento, Venezia e Bologna occupano, anche nel 2008, i primi tre posti della classifica dei comuni più rispettosi delle compatibilità ambientali. La maglia nera, invece, va al comune di Massa che si conferma all'ultimo posto. A stilare la classifica dei capoluoghi di provincia più attenti all'eco-compatibilità è l'Istat nella rilevazione «Dati ambientali nelle città».

Al quarto posto si colloca la città di Foggia, premiata dall'azione degli amministratori che hanno approvato nel 2008 il piano energetico comunale e nel 2007 il piano urbano del traffico. «Il comune evidenzia anche un aumento di due punti percentuali della raccolta differenziata e grazie all'iperventilazione della zona, che favorisce la dispersione degli inquinanti, non presenta superamenti del limite fissato per il PM10(particolato con diametro minore di 10 micron) .

Rispetto al 2007 guadagnano notevoli posizioni i comuni di Terni, Forlì, Villacidro, Reggio nell'Emilia, Ferrara, Perugia, Piacenza, Alessandria, Tortolì, Salerno, Pesaro, Rovigo, Trieste e Mantova.

Terni, che si attesta in sesta posizione dopo Biella, si pone in evidenza per l'approvazione della zonizzazione acustica, per il controllo di altri tre inquinanti dell'aria, per un aumento di quattro punti percentuali della raccolta differenziata accompagnata dalla riduzione di 25 kg per abitante del totale dei rifiuti raccolti. Ferrara risale di ben 35 posizioni a seguito dell'approvazione della zonizzazione acustica del territorio, del monitoraggio di altri quattro inquinanti atmosferici, dell'aumento di tre punti percentuali della quota di raccolta differenziata e della riduzione delle giornate di superamento del limite per il PM10.

Nella classifica del 2008 perdono diverse posizioni i comuni di Ascoli Piceno, Napoli, Grosseto, Bari, Isernia, Reggio di Calabria, Taranto, Caltanissetta, Pisa, Lanusei, Brindisi e Caserta. Brindisi è la città che perde più posizioni in assoluto a causa della riduzione della quota di raccolta differenziata (meno due punti percentuali), in un contesto in cui la media degli altri comuni cresce di tre punti percentuali; si riduce, inoltre, il controllo degli inquinanti atmosferici da 11 a 6.

Da segnalare, anche per l'importanza del comune, l'arretramento in graduatoria di Napoli a causa del notevole inquinamento da PM10, che passa dai 43 superamenti giornalieri nel 2007 ai 135 nel 2008, nonostante i lievi miglioramenti nella riduzione dei rifiuti urbani e nell'aumento della raccolta differenziata.