12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Qualche giorno di «ferie» in Sardegna per il Premier

Berlusconi in vacanza, ma prima detta l'agenda e attacca i media

Premier a Villa Certosa, serata familiare per compleanno Marina

ROMA - Qualche giorno di 'ferie' in Sardegna.Silvio Berlusconi torna a villa La Certosa, per cercare un po' di riposo e, questa sera, per una full immersion familiare dedicata a festeggiare il compleanno della figlia Marina. Ma questa è l'estate delle foto rubate e delle feste chiacchierate, di Zappadu e della D'Addario. Quando il premier atterra all'aeroporto di Olbia, le forze dell'ordine sono particolarmente solerti nel provare a evitare che i fotografi immortalino lo `sbarco', che le telecamere riprendano il Cavaliere, che i giornalisti lo intercettino per fargli qualche domanda.

Dunque, niente casa delle vacanze in Abruzzo per controllare i lavori della ricostruzione, finora giusto una puntatina ad Arona.

Alla fine è nella sua villa sull'isola che il premier sceglie di andare. Nella piazzetta di porto Rotondo si attende una sua passeggiata, in serata si sparge la voce che potrebbe fare una capatina a Porto Cervo. Niente. Il premier è impegnato a fare gli onori di casa ad una cena per una ventina di persone in onore della primogentita che compie 43 anni. C'è anche Barbara, come a voler dire che se l'intervista rilasciata dalla figlia di Veronica Vanity Fair ha creato qualche frizione, ora è tempo di unità familiare.

Intervista al Gr1 - Prima di volare a Olbia, però, il premier si premura di concedere un'intervista al Gr1 per dettare l'agenda dei prossimi mesi, per ribadire che l'Italia vive la crisi meglio di altri Paesi europei. Ma anche per tornare a puntare il dito contro l'informazione della Rai e contro il giornalismo deviato di Repubblica.

Berlusconi annuncia le priorità per la ripresa e spiega che a settembre, «porteremo a termine la riforma del processo penale», ma traccia anche un bilancio di questi 14 mesi di governo che hanno portato - dice - risultati «concretissimi». Il premier che sprizza fiducia sulla crisi, sottolinea poi che l'Italia «sembra essere il Paese che va meglio in Europa, e sebbene dica di non sapere - come nessuno d'altra parte - quanto l'onda nera durerà, ripete che «dobbiamo riprendere le nostre abitudini di vita e di consumo al più presto possibile».

Ma è sul tema dell'informazione che il premier si infervora. Per questo ribadisce e, anzi rincara, il je accuse lanciato contro la Rai durante la conferenza stampa di mezza estate. A suo giudizio, infatti, il servizio pubblico «non deve attaccare nessuno e dunque non deve attaccare nè il governo, tantomeno l'opposizione» e questa è una posizione che la sinistra «dovrebbe apprezzare».

«Ho avuto modo di dire - ha aggiunto - quello che pensa la maggioranza degli italiani, e cioè che è inaccettabile che la televisione pubblica che è pagata con i soldi di tutti, sia l'unica tv al mondo ad essere sempre contro il governo quando al governo ci siamo noi».

Infine l'affondo su Repubblica. Parlano di servizi segreti deviati? «A me - dice il Cavaliere - pare che di deviato di questi tempi ci sia soprattutto certo giornalismo».