2 agosto 2025
Aggiornato 22:00

Napolitano: «Spero clima più civile fra governo e opposizione»

Il presidente della Repubblica al Corsera dopo la «tregua» del G8

ROMA - Dopo la «tregua» del G8, il presidente della Repubblica auspica un «clima più civile, corretto e costruttivo nei rapporti fra governo e opposizione»: Giorgio Napolitano lo dice in un colloquio con il Corriere della Sera oggi in edicola.

Il capo dello Stato osserva «con una battuta» che «dopo le tregue o riprendono i combattimenti o si cerca la pace». In Italia, «Paese che ha pienezza di vita e di dialettica democratica», la pace non può esserci come rinuncia alle rispettive posizione; ma Napolitano afferma, «penso però che si potrebbe costruire e che sarebbe tempo di cominciare a farlo, non una impossibile pace, ma almeno un clima più civile, corretto e costruttivo nei rapporti fra governo e opposizione».

E la costruzione di un clima più pacato, dice a Marzio breda, «richiede il contributo di tutti e due i fronti. Richiede, perlomeno, più senso della misura».

Napolitano ha inoltre osservato che «In certe occasioni, piaccia o no, il governo rappresenta l'intero paese. Se ne esce a testa alta è una vittoria per tutti, se ne esce male siamo tutti sconfitti». E la sua valutazione è abbastanza positiva: «Mi pare che nell'insieme, l'Italia sia uscita bene da questo G8 e che si sia espressa nel complesso una maggior consapevolezza e condivisione della responsabilità nazionale».

Il presidente, che mercoledì a Roma ha avuto al Quirinale un cordiale colloquio con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e ne è stato caldamente elogiato, dichiara di aver avuto l'impressione «che affinità ce ne siano» fra lui e l'americano. «Ma ciò che mi ha veramente colpito, di Obama, è la straordinaria impressione di come ascolta gli interlocutori. E' appunto un uomo che ascolta e riflette», così da aprire le strade per un maggiore dialogo.

E ancora, Napolitano afferma: «A proposito di Obama, mi ha anche colpito la sensibilità e l'attenzione con cui si è riferito alle figure che rappresentano ruoli diversi in Italia: il capo dello Stato e il presidente del Consiglio. Ruoli che, come sappiamo, in America si identificano nella stessa persona, l'inquilino della Casa Bianca, mentre così non è da noi e Obama ha dimostrato di esserne perfettamente consapevole».