6 maggio 2024
Aggiornato 19:00

Berlusconi: Lascerò politica con Bossi. E su Veneto è competition

Calderoli difende premier su Noemi: «Non è bella ed è napoletana»

ROMA - Dopo il 'ribaltone' targato Lega del dicembre 1994 Silvio Berlusconi e Umberto Bossi non si risparmiarono affondi ai limiti dell'insulto. Poi ci fu la riconciliazione, la vittoria del 2001, la malattia del senatùr, il successo del 2008. Mai però, nonostante il rapporto stretto fra i due leader, il Cavaliere aveva legato la propria carriera politica a Bossi come ha fatto oggi davanti alle telecamere di Sky, indissolubilmente: «C'è un'amicizia straordinaria tra me e Bossi, voglio molto bene a Umberto, c'è un grande affetto, ci siamo detti che se uno lascia la politica, l'altro va via».

Il premier, di frequente, ha ricordato quanto la malattia del ministro delle Riforme li abbia uniti. Oggi l'ha ribadito in diverse interviste televisive: «Abbiamo voluto dare una fine insieme alla campagna elettorale anche per dimostrare il senso e il livello della nostra collaborazione. Io ho al mio fianco ministri della Lega e non c'è mai stata una occasione in cui giudizio su un provvedimento ci abbia divisi». Parole condivise proprio da Bossi: «Io sono amico di Berlusconi. Ogni grande patto è sacro. Niente mani libere, Berlusconi è una brava persona: io non cambio uno che mantiene le promesse».

E dire che negli ultimi anni in nessuna delle tornate elettorali si è avvertita così tanto la competizione Pdl-Lega. Ieri il Cavaliere aveva di fatto incoronato il Carroccio, attribuendo al partito del Nord la futura Presidenza della Regione Veneto. Oggi Berlusconi ha precisato: il Governatore spetterà a chi tra Pdl e Lega otterrà più voti, «come si usa in democrazia», si tratta di «una cosa assolutamente indiscutibile: il partito che ha più voti pretende la guida della Regione».

Insomma, Berlusconi sposa la linea della competizione. Subito colta al balzo dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli: «Di cifre non ne faccio, ma dico una cosa. Tradizionalmente la Lega prende meno voti alle Europee rispetto alle Politiche, questa volta ribalteremo la tradizione. Do per scontato, dopo esservi stato anche ieri, che in Veneto il sorpasso della Lega sul Pdl è già avvenuto. In Lombardia siamo già in corsia di sorpasso, e il sorpasso si compierà negli ultimi due tre giorni».

Presidenza del Veneto a parte, dagli alleati 'in verde' Berlusconi incassa anche il via libera sul caso Noemi. Sostiene Calderoli: «Adesso basta con Noemi. Primo è di Napoli...E poi l'é gnanca tant bela (non è neanche tanto bella, ndr). Quindi a me interessa zero». Neanche a Bossi interessa l'argomento: «E' una bella montatura più legata alla politica della sinistra che ai poteri forti. La sinistra non ha più i volti, non ha un progetto e allora questo le rompe le scatole. Era sempre stata capace di interpretare la gente, la società, adesso non più».