25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Tribunale di Brescia

Piazza Loggia, Fammoni: pretendiamo ancora verità e giustizia

Oggi a Brescia manifestazione unitaria sindacati

ROMA - Trentacinque anni fa, il 28 maggio 1974, durante un comizio antifascista in Piazza della Loggia a Brescia, un ordigno esplosivo uccideva 8 persone ferendone 103. Oggi, trentacinque anni dopo, e in concomitanza con la riapertura del processo, CGIL CISL e UIL hanno ricordato in una manifestazione unitaria quel tragico evento.

«Dobbiamo ancora pretendere verità e giustizia e, a distanza di trentacinque anni, non ci stancheremo di farlo», ha detto il segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, da Piazza della Loggia.

«Continueremo a farlo e a difendere la democrazia – ha aggiunto il dirigente sindacale – perché, come sempre nei momenti più difficili della storia del nostro paese, i lavoratori sono stati e sono un baluardo insuperabile a difesa della democrazia». Ed è alla luce di questo ruolo giocato dai lavoratori e dai sindacati che discende, ha continuato Fammoni, «l’autorità morale per chiedere che i risultati processuali facciano luce sui colpevoli, sugli esecutori ma anche sulle troppe coperture, sulle deviazioni degli apparati dell’epoca e sulle responsabilità politiche».

Infine, nel concludere la manifestazione, Fammoni ha lanciato un appello al mondo dell’informazione affinché «la memoria di questi atti gravissimi torni di attualità e sia oggetto di inchiesta e approfondimento. Il movimento sindacale italiano continuerà la sua iniziativa fino a quando - ha concluso - verità e giustizia non saranno fatte».