Fini accoglie ospiti S.Egidio in Aula: E' la casa di tutti
«Repubblica è di tutti a prescindere dal colore della pelle»
ROMA - «Con questa iniziativa vogliamo affermare che questa è davvero la casa di tutti, anche di chi è meno fortunato» perché «le istituzioni sono dalla parte dei più deboli». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, accogliendo nell'aula di Montecitorio una delegazione di ospiti della comunità di Sant'Egidio: anziani, senza tetto, immigrati, disabili varcano la soglia dell'Aula prima di andare a pranzo con la terza carica dello Stato.
«LA REPUBBLICA E' DI TUTTI» - Accompagnato dai vicepresidenti della Camera Rosy Bindi e Maurizio Lupi, Fini si rivolge ad una ragazza somala ribadendo che «la Repubblica è di tutti quelli che sono cittadini a prescindere dalla colore della pelle e dall'età: è dei bambini piccoli come dei centenari». A un senza tetto che evidenzia le carenze dei servizi, Fini cita la Costituzione per dire che il compito delle istituzioni «è di mettere i cittadini nella condizione di vivere in modo dignitoso». E poi sottolinea che «l'essere umano ve sempre rispettato, solo così si rispetta anche se stessi». Un giovane romeno prende la parola per sottolineare l'importanza di avvicinare le comunità immigrate alle istituzioni. Fini plaude: «Sembra un deputato, di quelli bravi», commenta.
Infine, una signora abruzzese denuncia i ritardi nei soccorsi dopo il sisma nel suo paese, la frazione di Poggio Cancelli in comune di Campotosto. Il presidente della Camera si appunta il nome del paesino ma invita ad evitare polemiche sottolineando la «generosità» emersa dopo il terremoto.