Franceschini: Partita truccata dal'94, in gioco democrazia
«Capisco voto di protesta e delusione per Pd, ma non è momento»
ROMA) - La partita politica in Italia è «truccata» dal 1994: dalla discesa in campo di Berlusconi per il centrosinistra è come giocare sempre in trasferta. Lo afferma il segretario del Pd, Dario Franceschini, che osserva: «Non c'è un altro Paese in cui la partita tra i due schieramenti sia avvenuta in un rapporto così squilibrato».
«PARTITA TRUCCATA» - «Se la partita non fosse stata truccata, perché è così ed è come fare un campionato tutto in trasferta, - aggiunge Franceschini - siamo sicuri che sarebbero stati questi i rapporti? Se McCain avesse avuto a disposizione le tv e Obama solo i miei mezzi, siamo sicuri che Obama avrebbe vinto? Questo è ancora un campanello d'allarme, io continuerò a dirlo».
«RISCHIO PER LA DEMOCRAZIA» - Per il numero uno del Pd, «c'è il rischio reale che Berlusconi stravinca e se Berlusconi stravince c'è un rischio reale per la democrazia italiana, affidata a un equilibrio di forze. Il differenziale tra i due grandi partiti alle politiche era di quattro punti, se ci svegliassimo dopo le Europee e fosse triplicato, - sottolinea - non si fa fatica a immaginare cosa farebbe Berlusconi. Capisco il voto di protesta, l'astensionismo per una delusione motivata. Ma non è il momento di consegnare il Paese a Berlusconi. Per questo il 6 e 7 giugno si gioca la qualità della democrazia italiana».
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