28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
«Ambiente all’italiana»

In edicola Ecomondo con il settimanale Vita

«Ambiente all'Italiana: caccia, edilizia, rifiuti, grandi opere, inquinamento: viaggio in un Paese allergico alle regole»

Il grande partito della deregulation ambientale, le norme di tutela vissute come un inutile freno allo sviluppo, lo smantellamento sistematico delle norme sull'ambiente. Il ruolo dello Stato nelle cause per risarcimento per danno ambientale, con un’intervista a Paolo Schiesaro dell’avvocatura dello Stato di Venezia, che sul caso Montedison di Porto Marghera denuncia: «La magia è che sono tutti innocenti, eppure hanno pagato…Ecco perché siamo un caso studiato dal mondo intero».

In Italia vi sono 60 siti di interesse nazionale che richiedono una bonifica urgente, in oltre 50 c’è il coinvolgimento dell’Eni. «Sono praticamente solo – denuncia – Nessuno riconosce che la riparazione ambientale è l’altra faccia dell’economia nazionale». E’ in edicola da oggi con il settimanale Vita non profit magazine il mensile Ecomondo, realizzato in collaborazione con il WWF. Altri focus del numero: cosa c’è dietro al tentativo politico di tenere fuori le associazioni ambientaliste dai processi e dai ricorsi amministrativi. Le vere ragioni dei ritardi delle grandi opere, spesso inutili. Le cifre da capogiro del business delle cave e del cemento. Sulla caccia, altro tema oggetto di tentativi di deregulation da parte del Governo, pressato dalle lobby venatorie, un’intervista Basilio Catanoso, deputato dissidente del PdL grazie al quale in Commissione Agricoltura è stato sventato l’emendamento tranello che avrebbe allungato la stagione venatoria a piacimento delle regioni. Ma resta la minaccia di altre disastrose proposte di Legge, come il DDL Orsi.

La storia del’ACNA di Cengio, la più longeva e inquinante industria chimica italiana raccontata da Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia e per sei anni Commissario governativo alla bonifica della Valle Bormida. La vicenda emblematica delle cave aperte nel Parco naturale Adamello Brenta, in Trentino, oggetto di una battaglia decennale da parte del WWF . Le storie dalla Toscana (dove con il tranello delle «prescrizioni» si autorizzano impianti impattanti come gli inceneritori), dalla Liguria, dove il Presidente del WWF regionale denuncia i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel business dello smaltimento illegale dei rifiuti, dalla Sardegna, dove si affaccia l’ombra della speculazione e dell’assalto alle coste dopo la sconfitta di Soru, e dalla Campania, dove le Guardie volontarie WWF di Salerno hanno smascherato con decine di controlli la situazione di illegalità diffusa nelle aziende che producono le rinomate mozzarelle di bufala. Infine una storia dall’Inghilterra: dove un’aspirante investigatrice ambientale racconta il corso da lei seguito per diventare 007 dell’ambiente, con tanto di pedinamenti, appostamenti, radiospie. A settembre il corso si svolgerà anche in Italia.