1 maggio 2024
Aggiornato 20:00

Libertà di stampa: Rapporto Freedom House declassa l'Italia

Critica alle leggi italiane e alla concentrazione di proprietà

ROMA - Stampa meno libera in tutto il mondo e Italia declassata a Paese parzialmente libero per i media: il rapporto 2009 dell'organizzazione indipendente americana Freedom House lancia un allarme planetario sul peggioramento delle condizioni in cui operano i giornalisti, e per l'Europa è l'Italia a uscirne peggio di tutti gli altri Paesi. Quasi ultima nella classifica europea (dopo viene solo la Turchia), l'Italia nella lista complessiva viene piazzata tra Tonga e Israele (altra new entry nella categoria 'parzialmente libero', assieme ad Hong Kong).

Il rapporto è stato presentato ieri ufficialmente a Washington, al NewsMuseum, davanti ad una enorme Mappa della Libertà di stampa. Il risultato è un mondo diviso più o meno in tre parti: su 195 Paesi in rassegna, 70 (ovvero il 36%) risultano 'liberi', 61 'parzialmente liberi (il 31%) e altri altri 64 'non liberi' (33%). «Questo rappresenta un moderato peggioramento dal 2008, quando i Paesi liberi erano 72 e 59 i parzialmente liberi. Il rapporto evidenzia, però, che i ribassi di Italia, Israele e Hong Kong riguardano Paesi «non tradizionalmente autoritari». Questo dimostra, fa notare l'organizzazione Usa nel comunicato che accompagna il rapporto, che «democrazie stabili con media tradizionalmente liberi non sono immuni dal registrare restrizioni».

Nel sunto delle motivazioni della classifica, per l'Italia si spiega che «è scivolata indietro nella categoria parzialmente liberi a causa delle limitazioni imposte alla stampa da tribunali e leggi sulla diffamazione, mentre i giornalisti più spesso subiscono intimidazioni da parte del crimine organizzato e da gruppi di estrema destra e preoccupa la concentrazione proprietaria dei media». La Grecia, si precisa, «ha avuto un simile declino», pur mantenendo il grado di 'free'.

I Paesi con le migliori pagelle sono Islanda - prima in assoluto - Norvegia e Finlandia, poi Danimarca. Il peggio del peggio per i media sono Burma, Turkmenistan e Corea del Nord.