4 maggio 2024
Aggiornato 07:00

Sisma Abruzzo, Napolitano: Disprezzo regole ha aggravato danni

«Avidità e assenza di valori fra le cause della crisi economica»

ROMA - Il disprezzo delle regole e dell'interesse generale ha aggravato il bilancio del sisma in Abruzzo. Rispondendo a un indirizzo di saluto rivoltogli dalle delegazione di Famiglie Francescane ricevute nel pomeriggio nella Tenuta di Castelporziano in occasione dell'800° anniversario di fondazione dell'Ordine, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna a parlare del terremoto che ha colpito L'Aquila.

«Quando oggi pensiamo all'Abruzzo e soffriamo per le vittime dei danni provocati dal terremoto, certamente evento naturale imprevedibile, - ha sottolineato il Capo dello Stato - non possiamo non ritenere che anche qui abbia contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno e del dolore umano che si è provocato, anche questi comportamenti: lo sprezzo delle regole, il disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini».

Il riferimento è alla perdita di valori, incarnati dal poverello di Assisi, che hanno contribuito anche allo scoppio della crisi economica internazionale. Rimane infatti viva, secondo Napolitano, «l'attualità del messaggio e l'esempio del Santo di Assisi anche oggi di fronte a un indubbio e allarmante decadimento dei valori spirituali, umani e morali incarnati dalle sue scelte di vita e dalla sua predicazione. L'allontanamento da questi valori - ha ammonito Napolitano - è stata una delle cause della crisi che oggi affligge la nostra economia e la nostra società. Parlo di comportamenti dettati dall'avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo dell'interesse generale e dall'ignoranza dei valori elementari di giustizia e di solidarietà».