2 maggio 2024
Aggiornato 04:00

Errani e Cofferati siglano l'Accordo per la sicurezza del Comune di Bologna

Potenziamento del sistema di videosorveglianza e ammodernamento dell’intero apparato, che passa dall’analogico al digitale

BOLOGNA – Potenziamento del sistema di videosorveglianza e ammodernamento dell’intero apparato, che passa dall’analogico al digitale. E’ una rete per la sicurezza rafforzata quella che «vigilerà» prossimamente sul centro storico di Bologna: lo prevede l’Accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, siglato dal presidente Vasco Errani e dal sindaco Sergio Cofferati. L’Accordo rappresenta il passo successivo all’Intesa interistituzionale per la sicurezza nell’Area metropolitana di Bologna (sottoscritta nel 2007 da Regione, Provincia, Comune e Prefettura di Bologna), ha durata biennale (la scadenza è fissata al 31 dicembre 2010) e prevede una serie di interventi dal costo complessivo di 312mila euro. Il contributo della Regione sarà di 207mila euro (il 66%).

«La Regione ha dimostrato in questi anni un impegno straordinario a favore della sicurezza – ha sottolineato il presidente Errani – convogliando verso le città risorse significative. Il nostro impegno è continuare in questa direzione, privilegiando una collaborazione diretta con le città e una condivisione degli obiettivi e delle priorità, in un quadro di cooperazione istituzionale reale».

«Il Comune di Bologna negli ultimi 5 anni si è impegnato fortemente nella riorganizzazione del Corpo di polizia municipale – ha ricordato il sindaco Sergio Cofferati – . Ha assunto 30 nuovi vigili, aumentando gli organici in tutti e 9 i quartieri e introducendo la figura del vigile di prossimità. Grazie anche ai finanziamenti regionali – ha aggiunto Cofferati – , ha rinnovato completamente le dotazioni tecnologiche del Corpo e investito in particolare sulle tecnologie di controllo della mobilità, liberando vigili da impegnare ulteriormente per la sicurezza urbana. Numerosi sono stati gli interventi della polizia municipale nell’ambito del Patto Bologna sicura, sottoscritto con la Prefettura e il ministero dell'Interno nel 2006».

L’Accordo: una sintesi
In gran parte del centro di Bologna è operativo dal 2004 un sistema di videosorveglianza con telecamere a circuito chiuso, gestito insieme dalla polizia municipale, polizia di Stato e dai carabinieri, come supporto delle attività di prevenzione e contrasto al degrado e all’illegalità. Questo sistema, composto attualmente da 291 telecamere, è stato finanziato per il 50% dei suoi costi (oltre 1,6 milioni di euro) dalla Regione. Con la sigla del nuovo Accordo, il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna si impegnano a estendere il telecontrollo a distanza del centro storico, con particolare attenzione alle aree limitrofe a quelle già attualmente coperte. Tutto l’apparato inoltre viene ammodernato e integrato, passando dall’analogico al digitale. Questa scelta tecnologica favorirà l’utilizzo di telecamere ad alta risoluzione e ridurrà l’impatto delle spese di manutenzione. Parallelamente, è previsto anche il potenziamento del server nella Centrale radio operativa della polizia municipale di Bologna, in modo da migliorare le capacità di memorizzazione e lo «scarico» delle immagini su richiesta delle forze dell’ordine.

Oltre al potenziamento del sistema di videosorveglianza, l’Accordo di programma punta ad ammodernare il sistema informativo di gestione della centrale operativa del corpo di polizia municipale di Bologna per migliorare la comunicazione con le unità operative locali, attraverso il sistema di comunicazione radio Tetra. Si tratta di un ammodernamento delle dotazioni tecnologiche di radiocomunicazione della polizia municipale di Bologna in linea con i programmi regionali (R3 - Progetto rete radiomobile regionale).

Altri sistemi di videosorveglianza del Comune di Bologna finanziati dalla Regione
Con l’Accordo di programma sul Pratello – siglato a luglio 2007 tra le due amministrazioni – è previsto il finanziamento di interventi in un’altra area del centro cittadino: quella del Pratello, compresa tra l’intersezione con via Santa Croce e via San Rocco, e la zona attorno all’incrocio con via Pietralata. Costo stimato, comprensivo degli oneri fiscali, è di circa 60mila euro; la Regione coprirà il 60% (36mila euro).

Tra il 2001 e il 2004, inoltre, con gli stanziamenti ordinari previsti per gli enti locali, sono stati finanziati altri 6 impianti di videosorveglianza. Con il Progetto «Scuole e bambini sicuri» (2001), è stato erogato un contributo di circa 66mila euro per spese di videosorveglianza, che hanno permesso la copertura delle scuole 5 scuole (nido di infanzia A. Neri - Marsili, scuola d’infanzia A. Neri - Marsili, servizio a nuova tipologia Grosso Tasso, elementari Villa Torchi, nuova scuola materna ex Bentini); con il progetto «Sicurezza e riqualificazione Polo Saffi - Pilastro» (2002) è stato finanziato con circa 5700 euro un impianto di videosorveglianza per la scuola elementare Romagnoli e la scuola media Saffi di via Panzini.